“Preso atto che il Comune ha deciso il percorso del bando, il nostro obiettivo è e sempre sarà la tutela dei posti di lavoro”. Cosi Samuele Bernardini, risponde alla nostra domanda alla luce dell’articolo pubblicato questa mattina su ‘La Nazione’ nel quale lo stesso Bernardini aveva dichiarato: “Palazzo Pubblico ha garantito che gli addetti verranno riassorbiti tramite, appunto, la selezione pubblica di Sigerico“. Nell’articolo del quotidiano si leggono queste dichiarazioni a commento del concorso pubblico bandito da Sigerico per l’assunzione di personale al Santa Maria della Scala e anche sul futuro dei dipendenti che, alla scadenza del contratto con Opera Laboratori, saranno in attesa di conoscere la propria sorte.
L’amministrazione comunale, a suo tempo, aveva infatti comunicato ad Opera la cessazione dell’affidamento dei servizi del Santa Maria della Scala, con scadenza il 9 febbraio. Opera Laboratori, dal canto suo, ha garantito che manterrà i posti di lavoro in essere ai suoi dipendenti. Gli altri lavoratori, al contrario, che non possono essere semplicemente internalizzati in virtù della legge Madia, saranno quindi “riassorbiti” tramite concorso pubblico. “Si tratta di persone – si legge ancora – che, tra un appalto e l’altro gravitano sul polo museale da 15/20 anni, avendo maturato una notevole esperienza. Insomma, il bando è uno strumento valido per un percorso garantito dal Comune per il mantenimento dei posti di lavoro”.
Occorre sottolineare che quello in essere rimane pur sempre un concorso pubblico, e che “garantire” (se tale termine venisse confermato) il mantenimento dei posti di lavoro significherebbe minare irrimediabilmente la regolarità e la trasparenza dello stesso. Encomiabile la volontà di riassumere i dipendenti ma non ci sono possibilità di interpretazione: se il concorso è pubblico – come risulta – non si può garantire il riassorbimento di tutti i dipendenti licenziati. Alle nostre domande Cisl non risponde mentre Uil, l’unica sigla non ripresa nell’articolo di cui sopra, ha commentato: “Non comprendiamo il senso di quelle parole, sicuramente ci aggiorneremo con Cisl e Cgil il prima possibile per chiarire”.