Siena

Confartigianato Siena, il bilancio del 2024: “Per le pelletterie dell’Amiata calo del fatturato del 40%”

Le pelletterie amiatine segnano un calo del fatturato del 40% e sono dovute ricorrere agli ammortizzatori sociali. Lo affermano il presidente di Confartigianato Siena Mario Cerri e i membri della segreteria, Marcello Alessandri e Gabriele Carapelli.

I tre hanno fatto un bilancio del 2024 vissuto dal mondo dell’artigianato a livello nazionale e locale “Le aziende per Confartigianato e i soci – sottolineano– sono rimasti agli stessi livelli dello scorso anno”.

“Il resto dei settori ad oggi – spiegano ancora presidente e segreteria – stanno reggendo botta ma bisogna avere una attenzione particolare per il comparto dell’edilizia – si evidenzia – che la fa da padrona non solo per quanto riguarda i lavori edili, ma rappresenta un traino per tutti gli altri settori che hanno a che fare con il mondo edile”.

Riguardo all’edilizia, una questione spinosa è quella del bonus: “Il futuro qui è incerto – affermano – si viene da due anni di importanti fatturati ma oggi le aziende non sanno cosa le aspetta a seguito della riduzione drastica dei bonus. Resta il caro delle materie prime che incide sia sulle aziende ma soprattutto sui consumatori finali”.

Un paradosso che viene segnalato è quello riguardante l’occupazione: “In un clima di incertezze sempre caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione
oggi, cosa strana, le aziende non trovano le maestranze necessarie per poter portare a compimento le lavorazioni in corso e il tasso di disoccupazione è molto contenuto” è l’analisi di presidente e segreteria di Confartigianato Siena.

L’associazione propone una ricetta per il rilancio: “Bisogna ripartire dalle scuole, dall’apprendistato e dalla formazione per creare la forza lavoro necessaria e far capire che anche Siena e la sua provincia è un territorio appetibile per fare impresa e per cercare lavoro come dipendente, senza dover andare fuori”.

Il presidente di Confartigianato Siena e la segreteria si soffermano infine sulla grave crisi in atto che sta colpendo Beko e i suoi occupati senesi: “L’Associazione è vicina ai lavoratori, quanto accade è un segnale importante per tutta la provincia che rischia di perdere pezzi importanti della sua economia, con il rischio che il territorio vada ad impoverirsi”.

marco crimi

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marco crimi

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