Il Tribunale di Firenze, sezione Imprese, ha confermato il provvedimento del 28 marzo 2019 sequestro giudiziario della quota rappresentativa del 5,14% del capitale sociale di Servizi Ecologici Integrati Toscana Srl..
Ripercorriamo le tappe della vicenda. Nel 2014 l’assemblea di SEI ha deliberato di aumentare il proprio capitale sociale. Molti soci hanno proceduto a sottoscrivere la porzione di aumento di propria competenza mediante compensazione di propri crediti. Anche Ecolat, di proprietà di Estra Spa, e Cooplat hanno sottoscritto la parte di loro spettanza compensando il proprio debito da sottoscrizione con il proprio credito da finanziamento soci. L’organo amministrativo di SEI ha ritenuto, però, non validi i conferimenti effettuati da Ecolat e Cooplat richiedendo un versamento in denaro per “ragioni di cassa” (reputando, invece, valide le compensazioni effettuate da altri soci tra cui STA). Tale decisione è stata impugnata da Ecolat e Cooplat che, nell’ambito del giudizio, hanno proposto una domanda cautelare diretta ad ottenere, in via provvisoria e d’urgenza, l’anticipazione dell’accoglimento delle domande avanzate nel giudizio di merito
Pendente la decisione sulla domanda cautelare, SEI Toscana – in gran fretta – ha venduto in danno delle quote sottoscritte da Ecolat e Cooplat a favore principalmente di STA. Prima che si concludessero le vendite in danno, Ecolat e Cooplat, in via prudenziale, al fine di “bloccare” tali vendite in danno, hanno liberato anche in denaro le quote sottoscritte.
Anche questi versamenti in denaro non sono stati accettati da SEI Toscana che quindi ha trasferito gran parte di queste quote a STA. Con provvedimento assunto il 7 maggio, depositato il 13 agosto 2018, il Tribunale di Firenze, con articolata motivazione, ha dato ragione a Ecolat e Cooplat e ordinato a SEI di ritenere interinalmente avvenuta la liberazione per compensazione dell’aumento di capitale sociale sottoscritto da queste ultime società. Anche alla luce di questo, Ecolat ha presentato un ricorso per sequestro giudiziario innanzi al Tribunale di Firenze inerente la quota venduta in suo danno da SEI.
In data 28 marzo 2019 il Tribunale ha disposto, inaudita altera parte, il sequestro giudiziario di una quota rappresentativa il 5,14% del capitale sociale di SEI.Con ordinanza del 15 aprile 2019 ha confermato il sequestro giudiziario concesso non ritenendo fondate nessuna delle censure sollevate da STA.
La decisione del Tribunale conferma la necessità di ristabilire un equilibrio societario e una corretta dialettica tra i soci che abbia come primario fine quello di migliorare il servizio per i cittadini.
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