Avviso ai consumatori: attenti a quel che mangerete alle sagre, da oggi più che mai. E’ il messaggio che rilancia la Fiepet di Siena, la Federazione Pubblici Esercizi aderente a Confesercenti, a pochi giorni dalla pubblicazione del Decreto Semplificazioni approvato dal Governo. All’articolo 41, infatti, il testo di legge prevede che in occasione di sagre, fiere e manifestazioni religiose o eventi culturali straordinari sia consentita la somministrazione temporanea di alimenti e bevande preceduta dalla sola SCIA (Segnalazione di inizio attività). In altre parole, per vendere panini, cibi caldi o bibite alle sagre non sarà più necessario disporre dei requisiti necessari per bar e ristoranti (formazione, corso professionale, esperienza, requisiti morali). “Si spalancano le porte all’improvvisazione – commenta Gaetano De Martino, Presidente provinciale Fiepet – eravamo già molto critici sui livelli qualitativi che molto spesso si riscontrano nelle feste di piazza, dal punto di vista alimentare. Ma adesso si rischia veramente la farsa, con un forte danno potenziale: sia per noi ristoratori, che per i cittadini”.
Secondo i ristoratori Fiepet, infatti, crescerà inevitabilmente il rischio di imbattersi in soggetti che venderanno da mangiare e bere senza farsi scrupoli della salute dei consumatori: “se il Parlamento confermerà quanto previsto nel Decreto, subiranno un altro duro colpo sia la ristorazione, che già da tempo deve fare i conti con la crescente concorrenza sleale delle sagre, che l’immagine del Paese e dei suoi luoghi, che in teoria dovrebbero tanto puntare sull’attrattività enogastronomica. Ma accanto a questo, crediamo che ogni cittadino dovrà alzare le soglie di attenzione su cosa mangia in certi luoghi. Ci auguriamo fortemente che la legge di conversione ponga rimedio a questo squilibrio”.