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Consiglio comunale, ok al bilancio 2026–2028, Pagni: “Nessun volo pindarico, conti prudenti e realistici”

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“Nessun volo pindarico, ma un approccio prudente e ben ponderato”, lo dice l’assessore al bilancio Riccardo Pagni ha chiuso il suo intervento in Consiglio comunale, al termine della seduta che ha visto l’approvazione del bilancio di previsione 2026–2028 di Palazzo Pubblico. Un documento che l’amministrazione rivendica come realistico e coerente con il Documento unico di programmazione, e che è stato approvato con venti voti favorevoli e otto contrari.

Pagni ha spiegato che il documento è stato redatto nel rispetto dei principi previsti dal Testo unico degli enti locali e sulla base dei dati degli anni precedenti, compreso il 2025, ancora non completamente chiuso ma già sufficientemente attendibile.

Un passaggio centrale riguarda il Fondo crediti di dubbia esigibilità, cioè la quota che il Comune deve accantonare per coprire il rischio di mancata riscossione di entrate come imposte, tasse e sanzioni. Per il 2026 si prevede che ammonti a poco più di 14 milioni di euro, calcolati sulla media degli ultimi cinque anni secondo la normativa nazionale.

Le entrate destinate alla spesa corrente per il 2026 sono previste in oltre 64 milioni di euro, di cui circa 62,5 milioni derivanti da imposte, tasse e proventi assimilati e poco più di 2 milioni dal Fondo di solidarietà statale. A queste si aggiungono i trasferimenti correnti, stimati in poco più di 8 milioni di euro per il 2026, e le entrate extratributarie, previste in oltre 40 milioni di euro, sulla base del buon andamento registrato nel 2024 e nel 2025.

Il complessivo delle entrate e delle uscite per la spesa corrente ammonta così, per il 2026, a oltre 112 milioni di euro, in pareggio come richiesto dalla normativa. Previsioni analoghe sono state effettuate anche per il 2027 e il 2028, con stime più prudenti per gli anni successivi, tenendo conto delle possibili variabili esterne, in particolare sul fronte dei trasferimenti.

La parte più rilevante del bilancio riguarda però gli investimenti, la cosiddetta parte capitale. Pagni ha spiegato che il Comune di Siena si trova in una situazione di indebitamento molto contenuta: l’attuale indice è pari all’1,72 per cento, ben al di sotto del limite massimo del 10 per cento previsto dalla legge.

“Avendo un indice di indebitamento in linea capitale, per mutui e finanziamenti, esiguo rispetto al massimo previsto del 10 percento sulla somma dei primi tre titoli delle entrate accertate nel rendiconto 2024 (l’attuale indice è dell’1,72 percento), nella previsione abbiamo puntato ancora sulla variabilità di accensioni di mutui con Cassa Depositi e Prestiti e con l’Istituto di Credito Sportivo, che offrono anche forti agevolazioni sugli interessi”, spiega Pagni.

Nel triennio è prevista la contrazione di mutui per circa 16,7 milioni di euro, a cui si aggiunge oltre un milione di euro per il fondo rotativo destinato alla progettazione. L’amministrazione prevede un lieve aumento del debito nel 2026 e nel 2027, seguito da una riduzione nel 2028 grazie all’estinzione di finanziamenti più datati e alla diminuzione della quota di interessi sulla spesa corrente.