Il sindaco, la giunta, i consiglieri comunali ma anche i sindacati e le associazioni di rappresentanza. Stamani, nella sala del Capitano di palazzo pubblico, si è tenuto il consiglio straordinario sul lavoro tra l’amministrazione e le parti sociali per discutere sulle sfide future presenti nel territorio, dalla situazione in Whirpool e in Mps all’export e l’industria 4.0. Alcuni avevano auspicato che questa fosse l’occasione per poter dare il via al tavolo di confronto per approfondire periodicamente le priorità per Siena ma la discussione e la votazione per dare la nascita a questa struttura slitterà alla prossima seduta del consesso.
Il dibattito odierno ha comunque offerto delle riflessioni interessanti per la questione del lavoro a Siena a partire a quella del sindaco Luigi de Mossi. “Possiamo essere dei facilitatori ma non possiamo svolgere una funzione di sussidiarietà nei confronti delle aziende -afferma-. In questo territorio fatica purtroppo ad affermarsi il culto del fare imprenditoria, questo perché per molto tempo i nostri bisogni sono stati soddisfatti dalla presenza di una banca forte. Adesso però non possiamo più fare affidamento su Mps e nemmeno su un settore che sta vivendo una crisi strutturale come il terziario. Come amministrazione abbiamo cercato di offrire opportunità nell’intelligenza artificiale, nell’agrifood, nelle scienze della vita, nel manifatturiero. Questi sono i settori dove investire”.Durante il suo ragionamento De Mossi ha poi evidenziato quanto di buono fatto con i due atenei, con l’Accademia Chigiana, all’estero con gli accordi siglati in Cina e dentro il territorio comunale con il nuovo piano operativo e le misure per l’edilizia.
Il consiglio comunale straordinario è stato richiesto, lo ricordiamo, dall’opposizione e deciso all’unanimità da tutti i gruppi politici. “Oggi minoranza e maggioranza hanno dimostrato di avere grande attenzione verso questo tema. Questa città non sta crescendo, sta invecchiando demograficamente, può contare su sempre più studenti ma non sa trattenerli dopo che si sono formati professionalmente – spiega Alessandro Masi, capogruppo del Partito Democratico-. Bisogna lavorare sull’accoglienza, non solamente intesa come capacità di migliorare le infrastrutture ma anche lavorando sulla nostra dimensione umana, una vera ricchezza dei nostri cittadini che può diventare un ‘determinante economico’. “.
La strada per la creazione di un tavolo istituzionale dove risolvere gli aspetti economici non sembra essere impervia, maggioranza e opposizione hanno dato segnali di dialogo anche se ci sono stati degli attriti. La nuova possibile struttura dovrà lavorare anche per i giovani, le associazioni di categoria hanno infatti, come dice Masi, lamentato durante la conferenza dei capigruppo, che ha preparato l’appuntamento odierno, la mancanza di offerta di profili professionali in alcune fasce d’età rispetto alla domanda delle aziende. “Questo consiglio non deve rimanere un episodio isolato, non deve diventare una discussione politica – commenta il presidente Confesercenti Siena, Leonardo Nannizzi -fine a se stesso. Abbiamo richiesto di mantenere un rapporto di confronto, di concertazione continua per esaminare i problemi da affrontare come le infrastrutture che sono decisive per gli investimenti su Siena”.
Marco Crimi