Per Siena serve “un lavoro continuativo di 2-3 anni senza che si torni ad iniziative estemporanee, da spot elettorali che sono solo momentanei come è stata la mostra di Duccio”. Sono le parole dell’assessore al turismo del comune di Siena Alberto Tirelli che ha risposto, nel consiglio comunale di oggi, ad un’interrogazione di Federico Minghi, Tommaso Bartalini e Carlo Marsiglietti di Impegno Civico.
Marsiglietti, considerando le linee programmatiche del 2018, che “prevedevano la realizzazione, con il coinvolgimento di sponsor, di un grande evento di portata internazionale con cadenza annuale” e ribadendo ” che questo periodo deve essere utilizzato almeno per una adeguata programmazione culturale, soprattutto per organizzare una mostra internazionale alla quale occorre almeno un anno” ha chiesto “quali grandi mostre o eventi di portata internazionale si siano svolti finora e quali in programma entro il 2023”.
“Siena dovrà tornare centro di produzione culturale diffuso perché solo così la città potrà attrarre flussi turistici di qualità. Il Santa Maria della Scala diventerà il perno di un nuovo modo di intendere la politica culturale al fine di elaborare una offerta turistica di alto livello. Dall’inizio del mandato ad oggi, grazie ad una strategia politica culturale nuova- così inizia la risposta di Tirelli-, Siena sta tornando al centro dell’attenzione nazionale ed internazionale del mondo culturale attraverso importanti accordi con enti e città che collaboreranno a tutto campo ad eventi, mostre ed iniziative che porteranno alla città movimento e fervore. Tra questi ‘Arte al centro’ con la sinergia tra Siena, Perugia e Firenze, ma anche il protocollo d’intesa con la Fondazione teatro della Toscana e l’accordo con il Parlamento Latino-Americano. Riguardo ad una mostra o una proposta di portata internazionale – ha detto ancora Tirelli – è stato istituito un gruppo di lavoro che già da tempo è impegnato alla creazione di un evento che possa restare negli anni un punto di riferimento culturale per Siena.
Poi Tirelli prosegue: “serve realizzare appuntamenti ed eventi che possano restare un bene stabile per la città. Inoltre, nonostante le tante difficoltà legate al Covid, siamo riusciti ad allestire un cartellone estivo 2020 pensato specialmente per i più piccoli che avevano sofferto la chiusura. Per la stagione 2020-2021, per di più, il direttore artistico Alessandro Benvenuti aveva progettato una stagione davvero importante, ma al momento la situazione ci impone di tenere i teatri chiusi. In ogni modo c’è la speranza che gli spettacoli previsti possano essere messi in scena in questo anno. Infine è importante sottolineare l’impegno che l’amministrazione comunale si è assunta formulando un piano di sostegno economico alle realtà territoriali che operano nel settore dello spettacolo dal vivo attraverso l’uscita di un avviso pubblico che permetterà loro di sostenere alcune spese in quanto sono state costrette ad interrompere il lavoro. Saranno istituite in questa prima parte del 2021, tramite bando, le Residenze artistiche comunali che permetteranno alle Compagnie professionali che operano nella città di Siena di allestire le proprie produzioni teatrali all’interno dei teatri che vivranno quindi come veri e propri luoghi di lavoro. Avranno un contributo annuo per la ricerca, produzione e progetti che coinvolgano artisti esterni e di qualità all’interno del panorama nazionale ed internazionale dello spettacolo oltre a sviluppare progetti per l’avvicinamento del pubblico”.
“Per quanto riguarda il Santa Maria della Scala – conclude Tirelli – oltre all’avvio dei lavori e tutti gli eventi organizzati dal 2018 ad oggi, mi piace ricordare che sono state realizzate mostre e convegni di ampio respiro internazionale come l’evento che ha visto protagonista l’Unesco oppure l’occasione che l’antico Spedale è diventato il centro regionale del ‘buyfood’. Per il 2021 confermo al Santa Maria l’allestimento permanente della riunificazione della collezione Spannocchi, della donazione della collezione dell’arte contemporanea e l’allestimento della Quaderia del Museo civico”.