La Toscana scivola in diciassettesima posizione per il prezzo del carrello della spesa. E la notizia è positiva: qui si spende in media 505 euro al mese, meno dei 526 euro di media nazionale, per prodotti alimentari e bevande analcoliche.
L’analisi l’ha condotta Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat sui consumi delle famiglie nel 2023 che fotografa le abitudini alimentari regionali.
La spesa destinata nel 2023 per acquistare pane, pasta, latte, verdure e tutto l’occorrente da mettere in tavola è aumentata su base regionale del 3% rispetto al 2022, un incremento però inferiore rispetto alla spesa che le famiglie devono sostenere come per esempio i trasporti (+33%), la salute (+9,4%) ed i servizi assicurativi (+10%). Le spese per la casa, bollette e varie e per gli affitti sono le voci più “pesanti” del bilancio di ogni nucleo incidendo rispettivamente per il 40% e per il 25%.
“In Toscana la tavola è – sostiene Coldiretti Toscana – una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media circa il 17% delle risorse con un valore medio mensile che è sensibilmente cresciuto negli ultimi dieci anni passando da 434,5 euro agli attuali 505 euro che rappresenta la punta più alta toccata dalla borsa della spesa per colpa dell’inflazione sui beni alimentari che nel 2023 ha raggiunto il 9,6% costringendo i toscani a fare lo slalom tra offerte, sconti e promozioni ma in molti casi anche a rinunce per far quadrare i conti. Analizzando le singole voci della spesa alimentare, il 2023 nel carrello delle famiglie – rileva Coldiretti Toscana sulla base dei dati nazionali – la voce più pesante nel carrello resta quella della carne e salumi per i quali si spendono mensilmente 111 euro, davanti a pasta, pizza, pane e cereali (83 euro) e verdura con 69 euro. Poi latte e formaggi (64 euro), frutta (44 euro) e pesci e frutti di mare (39 euro) e cibi pronti (32 euro), voce quest’ultima in crescita del 14%”.