“L’ordinanza 117 di Eugenio Giani è il punto di svolta nella gestione della fauna”, lo ha detto il direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli commentando l’atto della Regione che autorizza i proprietari e i conduttori dei fondi muniti di licenza di caccia ad attivarsi direttamente per difendersi dai cinghiali, sotto il coordinamento dell’agente responsabile individuato dalla polizia provinciale e dalla polizia della Città metropolitana di Firenze, “ma non si apre il far west – chiarisce Solfanelli, ospite della diretta di Siena News-, qui parliamo di persone che hanno il porto d’armi e sono provviste di specifiche autorizzazioni. Ci sono però troppi ungulati e Giani ha rimesso le carte in gioco, bisogna dargliene merito”, aggiunge Solfanelli che poi afferma “Coldiretti già da sabato si è messa al lavoro con l’Atc di Siena”.
Solfanelli ha fatto poi il punto della situazione di questo 2020 vissuto dal mondo degli imprenditori agricoli ed ha lanciato l’allarme sulla situazione che riguarda gli agriturismi. Secondo un’analisi fatta a novembre di Coldiretti Toscana e Terranostra Campagna Amica Toscana “si prospetta un buco da oltre 200 milioni di euro per gli agriturismi toscani stretti fra lo stop della zona arancione ma anche per il crollo del turismo che rischia di compromettere il Natale- si legge-. In questo quadro, 70 milioni sono la perdita prevista per Siena e provincia, considerando che oltre un terzo degli agriturismi regionali si trova nella nostra provincia”.
“Sono molto preoccupato – continua Solfanelli-. I danni del lockdown sono stati recuperati in modo minimo a luglio e agosto, ma sono mancati i turisti stranieri. Anche l’ultimo Dpcm con le chiusure per Natale e per Capodanno darà un brutto colpo al settore che avrebbe potuto recuperare, nell’ultima parte dell’anno, il calo di fatturato dovuto alla pandemia. La preoccupazione è fortissima. Sono arrivate risorse dal Governo e dalla Regione, ma sono ‘aiutini’, niente a che vedere con la perdite subite dagli agriturismi”.
Per cercare di risolvere la drammatica situazione nella filiera Coldiretti Siena “ha messo in piedi un gruppo di lavoro che sta pensando a come ripartire”, tante le proposte: “potremmo chiedere all’ente pubblico risorse per essere competitivi sui mercati internazionali- conclude Solfanelli-, o fare promozione su mercati diversi dai nostri mercati abituali; iniziative rispetto al nuovo Tsr e risorse specifiche verso la promozione di sistemi integrati agrituristici”.
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