“Le paure sono dei limiti, ma sono false”. Queste, le parole di Camilla Marzucchi nel raccontare il suo viaggio: partita da Siena l’8 di agosto per arrivare a Triora intorno al 29/30 agosto (link qui). Ci racconta gli ultimi giorni con una voce viva, piena di entusiasmo nonostante l’inevitabile stanchezza data dai tanti chilometri percorsi durante questo cammino. “Sono quasi arrivata a Genova dopo aver percorso le tappe di Levanto, dove i pensieri e le paure mi hanno quasi sopraffatta, d’altronde anche questo fa parte del mio cammino”, ci fa sapere Camilla. Una camminata per ricordare la mamma e per aiutare la QuaVio onlus, associazione che da oltre 30 anni fornisce supporto sanitario e psicologico a domicilio verso tutte quelle persone che ne hanno bisogno.
“Sono quasi due settimane che sono in viaggio – aggiunge Camilla -, all’interno di questo percorso ho vissuto e sto vivendo emozioni fortissime, talvolta difficili. Sono partita carica di entusiasmo e di bellezza attraversando la Toscana, adesso devo fare i conti con le paure, la stanchezza. Sono arrivata quasi ad auto-convincermi che non ce l’avrei mai fatta a portare a termine il mio viaggio. Ma la bellezza del cammino è anche questa, conoscerti, fare dell’introspezione, combattere le paure e pensare, subisci come una sorta di cambiamento”.
Sentimenti ed emozioni, è questo quello che Camilla sta portando a Triora, un percorso, attraverso il quale, ha potuto conoscere luoghi incredibili e persone dall’animo gentile.
“Il cammino che sto facendo percorre alcune tappe della Francigena che porta a Santiago di Compostela, un tratto che ogni giorno è percorso da moltissime persone sempre molto disponibili a condividere le loro sensazioni ed a scambiare qualche parola. Insomma, in questo viaggio non ci si sente mai soli. Per non parlare del grande aiuto nel darmi ospitalità, in quanto non è stato semplice reperire strutture recettive per i pellegrinaggi per via del Covdi-19”.
Quella di Camilla è sicuramente una vacanza particolare, coraggiosa e con un fine nobile. Sì perchè attraverso il suo cammino non ci sono solo i motivi personali, ma c’è anche una campagna di sensibilizzazione per far conoscere e aiutare l’associazione QuaVio onlus.
“Io devo molto alla QuaVio, associazione che, nel momento più difficile per me e per mia mamma, ci è stata vicino permettendo un’assistenza sanitaria e psicologica professionale e, soprattutto, permettendo alla mia mamma di andarsene in compagnia dei suoi affetti restando nella sua casa. Un gesto importantissimo considerando l’emergenza sanitaria. Tutti devono conoscere questa associazione e l’enorme aiuto che può dare, non solo fornisce supporto alle persone malate, ma aiuta a superare il dolore e lo sconforto anche alle persone che vogliono stare accanto ai propri cari”.
In questo cammino Camilla ha voluto aprire una raccolta fondi attraverso GoFoundme (link qui), dove ognuno di noi, se vorrà, potrà donare il proprio contributo.
Niccolò Bacarelli
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