Continuano i controlli antidroga della Polizia di Stato fortemente voluti dal Questore di Siena Pietro Milone, grazie ai quali, la settimana scorsa, nel giro di pochi giorni, la Questura ha, rispettivamente, tratto in arresto e denunciato in stato di libertà alla Procura di Siena, due giovanissimi, adesso indagati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.
Per rafforzare i dispositivi di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, la Questura ha messo in campo anche gli agenti in borghese della Squadra Mobile.
Nel pomeriggio di giovedì, nella zona dell’Acquacalda, periferia nord del capoluogo di Provincia, nel corso di un pattugliamento svolto con l’auto “civetta”, l’attenzione degli operatori è caduta sulla strana presenza di un giovane seduto in prossimità di un tavolo posto all’interno dell’atrio corrispondente all’ingresso di una palazzina della zona.
Gli agenti in borghese, avvicinatisi senza destare sospetti, si accorgevano del forte odore di hashish che proveniva dal ragazzo: inevitabile quindi il controllo. Il suo marsupio, infatti, custodiva quattro panetti di hashish dal peso di un etto l’uno.
Condotto negli uffici degli investigatori, venivano scoperti altri 40 grammi della stessa sostanza e, soprattutto, un involucro in cellophane trasparente contenente mezzo etto di cocaina: ulteriore sostanza che il giovane ventenne della Provincia senese occultava all’interno della biancheria intima.
Senza precedenti, il giovane è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: attualmente si trova nella sua abitazione, in regime di arresti domiciliari.
Sorte molto simile toccata pochi giorni prima ad un altro giovanissimo, anche lui di Siena, un 22 enne. Gli agenti della Mobile lo hanno denunciato in stato di libertà alla Procura di Siena, perché, sempre in occasione dei citati controlli, dopo essere stato notato interloquire con fare sospetto con altri giovani nelle vie di questo centro storico, veniva fermato e identificato immediatamente dagli agenti.
Anche in questo caso i dubbi degli investigatori sulla natura degli incontri di pochi minuti prima, trovavano riscontro: il ragazzo, dopo aver compreso il motivo dell’interessamento da parte dei poliziotti, non poteva fare a meno di consegnare loro quello che aveva nelle tasche: 40 grammi di hashish, ed una dose di cocaina pronti, con ogni probabilità, ad essere cedute nell’immediatezza.