Verrà deliberata entro il prossimo 31 agosto, dal consiglio comunale, l’adesione alla definizione agevolata delle controversie tributarie da parte del Comune.
L’argomento è stato discusso per l’interrogazione urgente presentata in consiglio comunale da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e da Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) che si sono basati sul fatto che la Fondazione Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) ha chiarito che entro il prossimo 31 agosto i Comuni possono decidere se aderire o meno a questa possibilità che rappresenta un utile strumento per dimostrare una maggiore vicinanza delle amministrazioni a tutti quei cittadini in situazioni economiche che non permettono loro di onorare i pagamenti entro le scadenze previste.
In sintesi, i Comuni che opteranno per la definizione agevolata, che prevede la “rottamazione” solo delle sanzioni collegate al tributo e all’interesse di mora, dovranno attenersi a un apposito schema definito dalla legge; mentre i cittadini interessati dovranno presentare domanda entro il prossimo 30 settembre provvedendo al pagamento dell’importo totale (se sotto i 2mila euro), oppure della prima rata.
Il sindaco Bruno Valentini ha specificato che “le liti tributarie aperte: in primo, secondo grado e Cassazione, riguardano una ventina di contribuenti e che pressoché tutte possono rientrare nella definizione agevolata” e che ad oggi “non risultano pervenute manifestazioni di interesse in tal senso. Le somme in discussione sono di circa 1,8 milioni di euro, di cui oltre l’80% riguarda un singolo contribuente istituzionale, il quale invoca l’esclusione soggettiva ICI e IMU sulla proprietà di un grosso immobile nel centro della città. I tributi oggetto di contenzioso sono quelli sulla proprietà immobiliare e, in parte minore, quelli sulla gestione dei rifiuti”.
Approvata inoltre la delega delle funzioni e delle attività relative alla riscossione coattiva delle entrate tributarie e patrimoniali all’Agenzia delle Entrate. Questo sulla base del decreto legge 193 del 2016 che ha previsto lo scioglimento delle società del gruppo Equitalia dal 1 luglio 2017 e l’attribuzione all’Agenzia delle Entrate delle funzioni di riscossione nazionale, in particolare al nuovo ente strumentale “Agenzia delle Entrate – Riscossione (Ader).