Convegno all’università su come affrontare le patologie legate al gioco d’azzardo

Il gioco d’azzardo e le patologie collegate a una sua dipendenza sono state al centro di un interessante convegno organizzato nel presidio Mattioli dell’Università degli studi di Siena. Fenomeno diffuso, che genera vere e proprie malattie, “una delle peggiori piaghe sociali dei nostri giorni”, come è stata definita nel corso della giornata.

L’argomento è stato analizzato e sviscerato nel corso del convegno, che è stato portato avanti in maniera interdisciplinare e da differenti punti di vista sulla questione. Perché il gioco d’azzardo può essere un elemento ricreativo, e in quel caso non si può parlare di malattia quanto di semplice aspetto ludico e ricreativo; gli esperti parlano poi di un successivo stadio, già problematico; e di un altro stadio ancora seguente, quello sì patologico, una vera e propria “malattia neuro-psico-biologica”. “Questo stadio – è stato spiegato nel corso del convegno – ha un impatto negativo sulle principali aree della vita di un individuo. Provoca astinenza e discontrollo, e può essere collegato a fenomeni come ansia, disturbi dell’umore, deficit di attenzione, iperattività, fobia sociale, sintomi ossessivo-compulsivi, utilizzo di sostanze”.

Presente al convegno, a sottolineare l’importanza del tema e dell’iniziativa e in segno anche di vicinanza all’università senese, istituzione fondamentale della città, anche il sindaco di Siena Nicoletta Fabio.