L’Asl Toscana sud est ha sottoscritto nei giorni scorsi una convenzione, firmata dal direttore generale Antonio D’Urso, con l’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’inserimento dei reparti di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale di Grosseto, dell’ospedale di Orbetello e di quello di Nottola a Montepulciano, nella rete formativa della Scuola di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’università con sede a Roma, diretta dal professor Giulio Maccauro. L’accordo, dalla durata di 5 anni, prevede l’invio di medici specializzandi che anziché effettuare la formazione all’interno dell’ateneo, svolgeranno il solito programma formativo nei tre ospedali.
Durante questa attività, l’Asl garantirà al medico in formazione specialistica la presenza di un tutor che implica la partecipazione guidata alla totalità delle attività sia mediche che chirurgiche delle singole strutture oltre alla graduale assunzione di compiti assistenziali con l’esecuzione di interventi con autonomia vincolata alle direttive ricevute dal tutore. In ogni caso le attività di formazione non sono sostitutive del personale di ruolo.
“Entrare a far parte della rete formativa dell’Università Cattolica è per noi motivo di orgoglio, – dichiara il dottor Pierfrancesco Perani direttore Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Misericordia di Grosseto, – e vede coinvolti tutti i medici dell’ortopedia in un ruolo formativo sia clinico che chirurgico. La partecipazione dei futuri specialisti nelle varie procedure, con la possibilità di conoscere il modus operandi e il territorio sarà fondamentale al fine di valorizzare la nostra realtà”.
“Avere la possibilità di usufruire dei medici in formazione dell’Università Cattolica nel nostro presidio, – aggiunge il dottor Marco Mocchi direttore di Ortopedia e Traumatologia all’Ospedale di Nottola, – è un evento favorevole per la possibilità di usufruire di un aiuto importante in questo frangente di difficoltà nel reperire personale già specialista. È anche fonte di soddisfazione perché entrare nell’offerta formativa di una prestigiosa Università come la Cattolica, permette al personale in formazione di conoscere il lavoro e le opportunità offerte dalla nostra sede mentre per il nostro reparto uno stimolo in più per incrementare la produzione scientifica e l’aggiornamento”.