Calano rispetto a ieri i nuovi casi di coronavirus in Toscana: oggi sono 28. Un positivo è stato trovato anche in provincia di Siena che fa parte dei 6 contagi odierni nella Asl Sud Est. Come riferisce la Regione l’età media dei 28 casi odierni è di 35 anni circa. Sono 14 i casi relativi a rientri dall’estero, 10 di questi per motivi di vacanza (7 casi di rientro più 3 contatti).
Il direttore generale della Asl sud est D’Urso alle associazione del territorio: “Massima collaborazione per informare i cittadini stranieri”
Intanto il dg della Asl sud sst Antonio D’Urso ha chiesto, in una lettera, alle Camere di Commercio di Arezzo/Siena e di Grosseto, a categorie economiche, comunità straniere, associazioni di volontariato, sindacati, patronati “la collaborazione di tutti per diffondere la massima informazione tra i cittadini stranieri in Italia”. Antonio D’Urso poi ha aggiunto “non pensiamo solo ai turisti ma anche ai lavoratori che in questo periodo estivo tornano nel loro paese e poi rientrano in Italia. E’ necessario che seguano una serie indicazioni che sono finalizzate alla tutela della loro salute e di quella delle persone con le quali rientrano in contatto”.
Come spiegano dall’Asl la prima azione interessa un preciso gruppo di stranieri ed è la compilazione del modulo presente nel sito del Sistema Informativo sanitario della prevenzione collettiva (SISPC). Questo non interessa chi si sposta da e per gli Stati dell’Unione Europea (tranne Romania e Bulgaria), negli Stati parte dell’accordo di Schengen, in Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino, Stato della Citta’ del Vaticano e nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Tutti gli altri sono tenuti alla sua compilazione on line. Se un cittadino straniero ha difficoltà a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana, può telefonare dal lunedì al sabato in orario 14 – 16. Il numero di telefono varia in relazione alla lingua madre ed è reperibile sempre nel sito Asl dove sono riportate anche le informazioni relative a isolamento domiciliare, utilizzo mascherine, distanza di sicurezza, lavaggio delle mani, test sierologico.Le informazioni sono disponibili in una ventina di lingue.
“In questo modo – conclude D’Urso – cerchiamo di mettere tutti nelle condizioni di rispettare le regole che, ce ne rendiamo conto, in un alcuni casi non sono semplici per chi proviene da paesi e culture molto distanti da noi e che non ha ancora una conoscenza adeguata della lingua italiana. Vogliamo farlo in modo particolare in questo periodo estivo nel quale sono più frequenti i viaggi all’estero e i conseguenti ritorni”.