Coronavirus. Benini contro il Cts: “Mascherine obbligatorie in classe? Una follia”

Tenere le mascherine in classe 4-5 ore al giorno ininterrottamente? “Mi sembra una follia, anche se in Italia siamo capaci di fare di tutto. Può essere una cosa giusta da un punto di vista scientifico, ma la vedo inapplicabile da un punto di vista pratico”, è stato molto chiaro l’assessore all’istruzione del comune di Siena Paolo Benini nel commentare quello che sarebbe l’ultimo orientamento del Comitato tecnico scientifico per le scuole. A meno di un mese dal ritorno in classe, stamani, su Sky Tg 24, il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ha detto che, per gli alunni con più di sei anni, “sarà richiesto l’uso della mascherina e il distanziamento. Poi ci saranno condizioni particolari, come l’uso se c’è un ragazzo non udente in classe, l’interrogazione, momenti del contesto locale che saranno valutati”.

Benini invece si trova d’accordo con il Cts sulla strategia di fare quarantene mirate a singole classi o istituti qual’ora ci fossero dei nuovi casi all’interno dei complessi scolastici. “Dobbiamo essere guidati dal buon senso ed essere capaci di creare gruppi dove riuscire a mantenere un rigoroso distanziamento, dove gli studenti  mantengono le interazioni con le stesse persone”, sottolinea aggiungendo che ” vanno create delle ‘cellule’ indipendenti tra di loro, senza che tra esse ci siano scambi. Così, se ho un positivo, riesco a bloccare una classe singola, ma ovviamente questo sarebbe possibile se non ci fossero altri  tipi di contatti tra ragazzi: dobbiamo quindi sanificare i bagni e gestirne gli accessi e proteggere i professori in modo da non renderli vettore del contagio“.

Intanto, sulla situazione all’interno delle strutture senesi qualche giorno fa Paolo Benini ha tenuto una riunione con i sindacati e la Rsu per fare il punto . Quattro i temi toccati: spazi; mense; trasporto; patto con le famiglie. “Confermato, al momento, il rientro per le scuole dell’infanzia e nido il 14 settembre mentre per i nidi privati la data è a partire dal 1 settembre”, riferiscono dal Comune.

La filosofia alla base dell’approccio dell’assessore all’istruzione è quella del “non ” massificare ‘ il contagio’ ma aumentare la capacità di osservazione di tutti i ragazzi anche collaborando con i genitori”. L’idea è stata quindi quella di creare “gruppi bolla” per evitare la trasmissione della malattia e con le famiglie è stato predisposto un patto di corresponsabilità sulle misure organizzative, igienico-sanitarie e i comportamenti individuali volti al contenimento della diffusione del contagio. “Gli impegni  vanno dal rispetto delle norme in fatto di limitazione del contagio all’impegno di trattenere lo studente a casa, in presenza di febbre o di altri sintomi informando tempestivamente il medico di medicina di base e il dirigente scolastico”, dice Benini.

Novità per il nuovo anno scolastico anche per le mense. Il Comune sta lavorando con l’Asp. Saranno predisposti aggiustamenti nelle guide alimentari in linea con le direttive regionali e nazionali. Non sarà utilizzato il lunch-box di plastica termosaldata, ma un vassoio apposito con quattro porzioni che il Comune ha già provveduto ad acquistare.  Garantiti tutti i trasporti, “L’amministrazione comunale ha già tenuto una riunione con i dirigenti di Tiemme che stanno provvedendo ad una organizzazione dei tragitti in linea con le direttive nazionali” , fanno sapere da Palazzo Pubblico.

 

Marco Crimi