Cotas e Rotary Club Siena: ecco il nuovo taxi per i disabili

Si è tenuta oggi all’ombra della Torre del Mangia in Piazza del Campo, la presentazione del nuovo taxi che sarà messo a disposizione per tutte quelle persone affette da disabilità motorie. Si inaugura un servizio importantissimo, un passo in avanti verso il concetto di pubblico, un grande esempio di collettività, tutto questo grazie alla collaborazione tra Cotas Siena, Rotary Club Siena e Comune di Siena.

“Una soddisfazione ed un ringraziamento doveroso al Rotary Club – commenta Andrea Corsi, vicesindaco del Comune di Siena -. Il servizio taxi deve essere sempre più un servizio pubblico, deve essere inclusivo e quindi fruibile da tutta la cittadinanza. Questo nuovo mezzo ha delle caratteristiche di sicurezza molto più elevate rispetto a quelle cui eravamo abituati in passato, anche questo deve essere una garanzia nel rispetto di un diritto fondamentale che è quello della mobilità”.

Da oggi saranno due i taxi (il primo inaugurato ad ottobre 2017 n.d.r.) utilizzabili dalle persone con disabilità motorie, tutto questo permetterà anche di eseguire tratte più lunghe, cosa non ancora possibile in quanto, esistendo fino ad oggi  un solo taxi con queste caratteristiche a Siena, quest’ultimo, non poteva eseguire tratte molto lunghe per non togliere il servizio ad altri clienti.

“La prenotazione del taxi sarà consigliata per tratte molto lunghe o per gli orari notturni, questo per garantire correttamente il servizio – fa sapere Nicola Borghi, presidente Cotas Siena -. Nelle ore diurne i clienti potranno chiamare in qualsiasi momento ed il taxi arriverà in 15 minuti. I nostri taxi saranno compatibili con qualsiasi tipo di carrozzina”.

Un aiuto anche da parte del Rotary Club Siena che con un contributo di 15mila euro ha permesso l’allestimento dell’intero veicolo.

“Due taxi sono meglio di uno – dice Francesco De Feo, presidente del Rotary Club Siena -, eravamo convinti della funzionalità di questo servizio: nel 2017 avevamo avviato la collaborazione con il Cotas. Il successo e l’utilizzo del primo taxi, la necessità di poter offrire una pluralità di interventi, ci ha indotto a rivisitare l’operato. Analizzando i dati dell’utilizzazione, ci siamo resi conto che sarebbe stato opportuno dotare la città di un secondo taxi con le stesse caratteristiche”.

Niccolò Bacarelli