Covid, 1068 nuovi casi in Toscana. Territori sicuri: 18 positivi con oltre 4mila tamponi a Monteroni

Resta ancora sopra quota mille il dato sui nuovi casi in Toscana. I positivi odierni sono 1068 in più rispetto a ieri con un tasso di positività che è pari a  5,6% (sono stati eseguiti 14.034 tamponi molecolari e 5.082 tamponi antigenici rapidi).

Sono invece 11149 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 9,6% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 18049, +3,6% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.077 (24 in più rispetto a ieri), di cui 168 in terapia intensiva (2 in più). Purtroppo, oggi si registrano 13 nuovi decessi: 6 uomini e 7 donne con un’età media di 84 anni.

Per l’iniziativa Territori sicuri sono stati processati 4343 tamponi ai tendoni allestiti in piazza Matteotti a Monteroni d’Arbia. Le analisi di laboratorio hanno evidenziato la presenza di 18 persone positive, cui vanno aggiunti tre positivi a bassa carica che sono stati presi in carico dall’Asl.

Per Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, “la scelta di estendere a Monteroni d’Arbia il progetto di Territori sicuri è stata un’importante opera di prevenzione, che era stata preceduta la scorsa settimana dallo screening riservato a studenti e personale scolastico. Un intervento mirato con l’obiettivo di contenere la crescita del contagio, individuando le persone asintomatiche e che ha avuto un significativo riscontro di partecipazione”.

“La partecipazione dei cittadini è stata molto rilevante – dichiara il sindaco Gabriele Berni –, oltre metà popolazione negli ultimi giorni è stata controllata, considerando anche i seicento tamponi per la fine delle quarantene e i 275 della scorsa settimana che avevano fatto emergere undici positivi nella comunità scolastica. È presto per sbilanciarsi, ma il quadro che emerge da Territori sicuri è migliore di quello che temevamo e possiamo sperare che questi interventi mirati ci abbiano consentito di contenere il numero dei contagi. Questo ovviamente non ci deve spingere a modificare le misure di sicurezza, finché la situazione non ci garantirà maggiore tranquillità”.