Dalla pagina Facebook dell’Asl Toscana sud est il dottor Marco Feri, direttore della Area Funzionale Terapia Intensiva, medicina perioperatoria e terapia antalgica dell’azienda ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus nelle zone distretto dell’azienda sanitaria. “Ci siamo attivati subito, all’inizio della prima ondata lombarda – afferma-, siamo ben attrezzati per accogliere i malati di covid19 preparandoci per il picco che da noi sarà a fine Marzo”.
Feri ha poi parlato della situazione nell’ospedale dove lavora. “Ad Arezzo ad ora abbiamo avuto nove contagi, due pazienti sono già dimessi ed un terzo sarà dimesso domani – spiega. La cosa importante è che sappiamo esattamente che tipo di paziente è la persona affetta da coronavirus: non deve essere seguito come qualcuno che ha un’influenza H1N1, per lui serve un’attenzione particolare e c’è bisogno di una gestione complessa dell’attività “.
Spazio poi all’analisi dei numeri della Asl ad Arezzo.”In questo momento ho potuto assistere ad una grande collaborazione ed un grande aiuto tra i reparti del nosocomio come mai prima ad ora – continua-. Abbiamo 30 posti letto immediatamente disponibili per pazienti covid nella rianimazione, 70 posti letto nell’area infettivologica – pnemautologica ma sopratutto c’è una continua condivisione del lavoro”.
La preoccupazione più forte per il dottor Feri è che “i pazienti arrivino ad ondate, come nel Nord Italia e che questo possa mettere in crisi il sistema sanitario locale – afferma-“. Per questo sono continui i contatti con tutti gli ospedali della Toscana ma anche con gli ospedali lombardi, “con loro – conclude Feri-. ci confrontiamo giornalmente per avere degli spunti nelle terapie da somministrare. Non ho comunque notizia di pazienti lombardi nella mia zona”.
Marco Crimi