Nel momento di crisi più profonda lo Stato c’è e non lascia solo nessuno. L’Italia riscopre l’essenza – non soltanto l’apparenza – della solidarietà, dell’aiuto, della condivisione. Condivisione del governo centrale con gli ottomila Comuni d’Italia e con i sindaci. C’è tutto questo nel Dpcm appena firmato e attivo da domani, appena presentato in conferenza stampa da premier Giuseppe Conte insieme al Ministro Roberto Gualtieri. Durante la conferenza il premier si è rivolto agli altri stati membri dell’Unione Europea ricordando che”siamo davanti alla storia che non avverte quando arriva . Non passerò alla storia come colui che non si è reo responsabile di quello che andava fatto per i cittadini europei. Mi batterò per ottenere una risposta comune forte, vigorosa e coesa”.
“Vogliamo dare il segno della presenza dello stato– continua-. Noi ci siamo, siamo consapevoli delle tante persone che soffrono. Ci sono tante sofferenze materiali, di chi ha difficoltà ad avere approvvigionamenti di generi alimentari, di farmaci. Coinvolgeremo i sindaci e i comuni in un provvedimento di grande impatto. Ci affidiamo a loro: abbiamo appena firmato un Dpcm che gira 4,3 miliardi al fondo di solidarietà comunale. Anticipiamo questa somma ai Comuni”, questo il primo annuncio e poi ” noi aggiungiamo 400 milioni destinato ai comuni con il vincolo che serviranno per chi non può fare la spesa”.
Conte ha poi ringraziato il mondo del volontariato e l’Anci. Per l’associazione dei comuni era presente il presidente e sindaco di Bari Antonio Decaro che ha dato un giudizio positivo al decreto. “Con questo provvedimento diamo immediatamente un aiuto concreto a chi è in difficoltà – queste le parole del Ministro dell’economia Roberto Gualtieri-. I 400 milioni saranno distribuiti secondo la dimensione demografica dei municipi e altri parametri socioeconomici. La nostra è una risposta immediata a chi ha bisogno di un aiuto, sarà certa e rapida e nessuno sarà lasciato da solo. La misura sarà operativa da domani“.
“Confidiamo che i sindaci, con le associazioni di terzo settore, eroghino spesa e buoni spesa a tutti – prosegue- Non vogliamo lasciare nessuno solo. Sopratutto in un momento in cui le difficoltà sono così acuite”. Per il premier deve nascere quindi ” una catena di solidarietà” e alla fine fa sapere che “il Governo sta lavorando intensamente ed è importante che i fondi del Decreto Cura Italia arrivino subito nelle tasche dei cittadini. Stiamo facendo di tutto per dimezzare i tempi della burocrazia. Io sono intransigente su questo, vogliamo mettere chi ha diritto alla Cassa Integrazione ad avere le risorse entro il 15 aprile”.”Lo stesso vale per chi ha diritto ai bonus del mese di marzo (Conte cita le categorie di lavoratori che possono accedervi ndr.) – spiega-. Vi chiedo di capirci, noi facciamo l’ impossibile per azzerare i tempi”.
A margine della conferenza Conte ha detto la sua sulla possibile fine della quarantena. “La sospensione delle attività didattiche proseguirà, ad ora non c’è una prospettiva di tornare all’attività ordinaria di scuola e università – ha detto Conte-. Per le attività produttive è ancora troppo presto, dall’inizio della settimana inizieremo a lavorarci. Quello che deve essere chiaro è che il governo quando ha adottato queste misure, sapeva dell’impatto che si poteva generare. Per noi però l’obiettivo rimane la salute dei cittadini“.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi