Dimostrare tutta la vicinanza e la solidarietà delle istituzioni ai professionisti sanitari impegnati nella battaglia contro il Covid-19. È questo il significato della visita istituzionale al policlinico Santa Maria alle Scotte del Prefetto di Siena, Armando Gradone, che in occasione delle festività di Pasqua, ha voluto mandare il suo messaggio di appoggio e sostegno all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese.
Il Prefetto Armando Gradone, dopo i saluti istituzionali all’esterno del Pronto Soccorso, ha incontrato e portato il suo messaggio di solidarietà e vicinanza ai professionisti impegnati nell’area Covid. Inoltre ha donato una coccarda tricolore, simbolo della Repubblica Italiana, al direttore generale Valtere Giovannini in rappresentanza di tutto l’ospedale di Siena. «I professionisti della sanità sono la pasta migliore dell’Italia – ha detto il Prefetto -. In occasione della Pasqua ci tenevo a far sentire tutto l’orgoglio e la vicinanza dei nostri cittadini nei confronti degli operatori del nostro sistema sanitario e ospedaliero: stanno dimostrando competenza e grandissima dedizione di fronte a un compito difficilissimo, senza risparmio di energie e, a tratti, mettendo anche a rischio la propria salute. Quella di oggi – ha aggiunto Gradone – è una dimostrazione di gratitudine e di ammirazione per il gradissimo lavoro che si sta facendo e noi non possiamo che sostenere un compito così importante per la vita di tutti gli italiani».
«Siamo molto grati al Prefetto e a tutte le istituzioni per la costante attenzione che riservano al nostro ospedale – commenta il direttore generale dell’Aou Senese Valtere Giovannini -. In questi momenti di emergenza, gesti come questo ci dànno grande forza e coraggio per proseguire la nostra battaglia contro il virus con ancora maggiore dedizione. Questa coccarda tricolore che ho ricevuto a nome di tutto l’ospedale è un dono toccante e attesta la generosità del lavoro svolto dai nostri professionisti. L’ospedale c’è e ci sarà sempre: noi non ci sottrarremo mai al nostro dovere di assistere e curare chi ha bisogno. Nelle ultime 48 ore abbiamo dimesso 7 pazienti che sono guariti e potranno tornare alla loro vita quotidiana, finalmente belle notizie. Vorrei però dire una cosa anche a tutti i cittadini – conclude Giovannini –: continuiamo a rispettare le regole. È un impegno morale che ognuno di noi deve assumere per il bene comune e la salute di tutti».