“Questo è un progetto che nasce per fare la storia”, l’aveva commentata così Rino Rappuoli l’iniziativa di AchilleS Vaccines. L’ azienda senese di sviluppo vaccini e biofarmaci , che fa parte di Toscana Life Sciences, ha ottenuto, grazie anche ad un importante investimento della Fondazione Monte dei Paschi di Siena , il finanziamento comunitario più grande mai erogato a start-up italiane del settore biotech, pari a 46 milioni di euro in 5 anni.
I soldi fanno parte dall’EU Malaria Fund, un fondo internazionale che ha lo scopo di promuovere progetti di ricerca e sviluppo contro le malattie infettive, tra cui la malaria ed il covid-19. Oltre alla Fondazione Monte dei Paschi, tra i partecipanti a questo fondo, ci sono anche la Commissione Europea, la Banca Europea degli Investimenti e la Bill & Melinda Gates Foundation. “Il nostro impegno sarà di un milione di euro – precisa Carlo Rossi, presidente di FMps-. Nel 2020 arriveranno 500mila euro, la restante metà nel 2021″.
“Ancora oggi muoiono di malaria 400mila persone all’anno, la maggior parte sono nei paesi in via di sviluppo e per lo più bambini “, aggiunge Rossi, un motivo per cui a Palazzo Sansedoni è stato ritenuto doveroso intervenire in questa vicenda, “siamo un attrattore di risorse e facciamo crescere le relazioni tra varie realtà. Per questo abbiamo riscontrato una coerenza nelle nostre finalità ed abbiamo aderito – prosegue-. Siamo l’unica fondazione bancaria che è presente in questa organizzazione sovranazionale”.
Quattro gli ambiti su cui lavorerà AchilleS Vaccines: uno per un vaccino contro la malaria, due sono per vaccini antibatterici ed infine l’ultimo per gli anticorpi monoclonali contro il Sars-Cov2. La sfida sul coronavirus sarà quella di “arrivare a portare il prodotto in fase clinica entro la fine dell’anno rimanendo allineati ai tempi dell’emergenza” mentre “lo sviluppo dei vaccini avrà un periodo di 5 anni”.
Parole di Riccardo Baccheschi, presidente e Ceo di AchilleS Vaccines che in conferenza commenta l’operazione: “la chiave di successo è stata la collaborazione con operatori che non fanno parte del mondo dei laboratori. E’ servita una conoscenza finanziaria ed economica. Su una selezione di 11 strutture siamo arrivati primi, siamo gli unici italiani e siamo insieme ad un’azienda austriaca”.
Poi Baccheschi spiega: “oltre alla malaria abbiamo ricostruito inserito anche il progetto di sviluppo monoclonale contro il covid-19 . Abbiamo così un anticipo 5 milioni per una quota totale che sarà di 11 milioni di euro”. Attraverso un forte utilizzo dell’intelligenza artificiale, genomica avanzata e matematica la missione di AchilleS sarà quella di avere vaccini sostenibili diminuendo costi e tempi.
Molto contento anche Fabrizio Landi, presidente di Toscana Life Sciences. I fondi comunitari sono per lui “il riconoscimento più grande alla leadership mondiale del sistema Siena- afferma-. Quando oggi si parla di vaccini si parla di questa città e non si parla guardando al glorioso passato pensando ad Achille Sclavo”. Adesso bisogna fare di Siena “un presidio nazionale e strategico per tutta l’ Italia” , questa la richiesta di Landi che è stata fatta in un momento storico in cui “ il diffondersi di malattie infettive sarà sempre più presente nel tempo ” per via della globalizzazione.
Soddisfazione è stata infine espressa anche dal sindaco di Siena Luigi De Mossi che ha ricordato l’importanza del fare sistema per la città: “quando c’è unità d’intenti c’è un potenziale assoluto da sfruttare – evidenzia-. La biotecnologia è una nostra grande realtà che è stata sostenuta in maniera adeguata dalla Fondazione. Adesso crediamo nelle biotecnologie e nelle scienze della vita e scommettiamo su questo settore che può avere un enorme risvolto occupazionale per il territorio”
Marco Crimi