“In questo momento è importante fare ripartire alcune attività. Il virus non può essere tenuto a bada completamente ma possiamo tenerlo sotto controllo”. Così l’epidemiologo e Ceo di Vismederi Emanuele Montomoli nel suo settimanale punto della situazione sull’emergenza coronavirus fatto insieme a Siena News.”Adesso sarebbe opportuno fare ricominciare le persone a respirare e vivere – spiega-. Questo porterà a una recrudescenza dei casi ma bisogna prendere ora le misure per convivere con il virus”. Per Montomoli cambia poco uscire dal lockdown il 13 aprile o il 3 maggio. “Non vorrei che il premier Conte desse il via libera a tutti tra quindici giorni”.
Montomoli ha detto la sua sui consigli del comitato scientifico al Governo italiano “Se iniziamo a uscire piano piano non rendiamo inutile quello che abbiamo fatto,non rendiamo inutili i nostri sforzi – continua-. L’obiettivo era fare respirare gli ospedali ed adesso i nostri sistemi sanitari possono accudire i pazienti in maniera adeguata”, dice il docente dell’università che affermando che certe scelte gli sembrano solamente dovute al fatto che il comitato “reputa che la circolazione sia ancora troppo importante e hanno paura di un grosso picco di ritorno che possa mettere in difficoltà il sistema sanitario nazionale. Il senso ad ora mi appare quello di spostare di qualche settimane un picco di ritorno che comunque ci sarà”.
Sugli studi fatti dall’università sul diffondersi dell’epidemia a Siena, Emanuele Montomoli ha detto che le analisi sono stati fatti cu mille campioni e che il “2% di popolazione nell’area comunale ha visto il virus” , un dato che va letto sotto un’altra lente perché questo significa che “il 98% dei cittadini è suscettibile al Coronavirus. Appena riapriremo e il virus ricomincerà a circolare, queste perone potrebbero ammalarsi con questa patologia”. Intanto Vismederi ha fatto alla Regione domanda di accreditamento per poter fare una vera e propria mappatura, un’ indagine diagnostica sul territorio senese ” spero di poterlo fare nel breve periodo- afferma Montomoli”.
L’epilogo della riflessione del Ceo di Vismederi arriva con l’argomento dei vaccini. “In america un antidoto è già passato allo studio dell’uomo – ci racconta-. Questo però è poco determinante nelle nostre vite: non è che quando abbiamo un vaccino il giorno dopo lo troviamo in farmacia. Bisogna prima produrlo, bisogna che l’Italia riesca ad ottenere accordi commerciali con lo stato dove viene prodotto”, poi Montomoli ribadisce che “almeno 3-4 vaccini li abbiamo anche noi e sono in fase preclinica – conclude-. Ci auspichiamo in estate di passare agli studi sull’uomo. Se in autunno, a ottobre-novembre, avremo i primi risultati il vaccino arriverà in tempi rapidi”.
Katiuscia Vaselli
Marco Crimi
Di seguito l’intervista completa
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