“In Italia non abbiamo un sezione strategica per la produzione del vaccino antivirale e per questo motivo passeranno molti mesi prima che questo diventi disponibile nel nostro paese”. Lo ha affermato l’epidemiologo e ceo di VisMederi Emanuele Montomoli nella sua intervista settimanale con Siena News. In Italia, il vaccino arriverà più tardi anche se nel mondo alcune aziende stanno passando dagli studi preclinici allo studio sull’uomo.
La stessa Vismederi, fa sapere Montomoli “sta collaborando con tre aziende. Una è la più grande azienda farmaceutica al mondo e sta facendo i suoi studi sull’uomo e a noi chiederà la certificazione sul vaccino”.Sempre sui vaccini Montomoli ha commentato le parole di Paul Hudson, ad di Sanofi, che aveva detto che gli Usa avevano “diritto al maggior pre-ordine perché hanno investito nell’assunzione del rischio”, poi c’è stata una parziale “marcia indietro”.
“Quest’azienda ha un potere contrattuale enorme- continua Montomoli-. Se Sanofi iniziasse a investire in Francia, invece che negli Usa, poi ci sarebbe comunque la questione dell’export? Probabilmente Sanofi esporterebbe in paesi dove è presente con stabilimenti invece di vendere il vaccino a nazioni dove non esiste o ha solo uffici commerciali”.
Sul lavoro svolto da VisMederi, Tls e lo Spallanzani che ha portato la scoperta degli anticorpi monoclonali capaci di neutralizzare il Sars-Cov 2. “E’ lo stesso meccanismo della cura del plasma ma più raffinato. Dal plasma abbiamo purificato 17 anticorpi monoclonali in grado di guarire il virus senza effetti collaterali”, questo il commento di Montomoli che però ricorda “il farmaco salva le vite ma l’incidenza dell’infezione può essere combattuta e abbassata solo con un vaccino”.