“Domani mattina sarò in riunione con gli altri vescovi a Lecceto di Malmantile, dove, sono certo, cercheremo di trovare il modo migliore per vivere dignitosamente questa preparazione alla Pasqua e in modo particolare ci daremo un criterio di celebrazione delle esequie.Sosteniamo la nostra gente, aiutiamoci tra noi e restiamo vicini, nei modi adeguati, in particolare a chi si trova ancora più solo in un momento del genere”. Questo è l’annuncio di Sua Eccellenza l’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.
Il governatore della nostra diocesi ha inviato un messaggio a tutti i sacerdoti dove ha ricordato che ” all’articolo 2( del DPCM dell’8marzo ndr.), paragrafo 5, dove si legge che l’apertura dei luoghi di culto ‘viene condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone…’. Quindi si parla solo di “apertura delle chiese”, sottintendendo ‘per la preghiera personale’ e non per le celebrazioni liturgiche. Viene poi, infatti, immediatamente ribadito che ‘sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri’.
La segreteria della Conferenza episcopale toscana ha inviato una comunicazione da parte del Cardinale di Firenze Betori, come scrive Lojudice , che decide di applicare immediatamente questa norma sospendendo tassativamente tutte le celebrazioni che normalmente si svolgono nelle chiese e, ovviamente, nei locali annessi. “E noi, senza nessuna deroga, ci atterremo con attenzione a queste disposizioni- prosegue”.
“Tutto questo ci impone una attenta riflessione su come continuare a vivere ancora più intensamente il nostro ministero pur nella difficoltà presente, avendo anche sospeso le benedizioni delle famiglie.Sono in dialogo costante con il Prefetto e i Sindaci della Diocesi, perché lavorando insieme i problemi si affrontano meglio e con più efficacia”.