In Regione Toscana è stata appena siglata dal presidente Enrico Rossi l’ordinanza n. 19, quella che permette l’assunzione a tempo indeterminato di personale nell’ambito del servizio sanitario regionale.”Le assunzioni riguardano tutte le professionalità necessarie nei percorsi di assistenza, diagnosi, cura e prevenzione- scive la Regione in una nota-. Si sta procedendo attingendo alle relative graduatorie disponibili presso Estar, l’ente strumentale della Regione Toscana che si occupa delle forniture di apparecchi e presidi per il Sistema sanitario regionale e, appunto, di tenere graduatorie e di istruire i bandi finalizzati alle assunzioni, per poi fornirle al tutte le Aziende sanitarie interessate”.
“Abbiamo dato indicazioni di procedere – spiega il presidente Rossi – con chiamate in ordine di graduatoria. A ciascun candidato è stato comunicata un’Azienda di destinazione identificata da Estar distribuendo gli idonei tra le diverse Aziende in maniera uniforme secondo i fabbisogni definiti dalle stesse e le disponibilità di assunzione nelle tre Aree Vaste comunicate in fase di domanda di partecipazione. Ogni candidato ha due giorni di tempo per comunicare la sua accettazione. Per garantire la tenuta complessiva e la continuità dei servizi, tutti i medici risultati idonei e già assunti a tempo determinato, una volta superati i relativi concorsi saranno assunti a tempo indeterminato dall’Azienda presso cui prestano servizio, secondo l’ordine di graduatoria”.
In caso di limitata disponibilità delle figure professionali attivabili con le misure predette si potrà inoltre conferire incarichi di lavoro autonomo a personale medico e infermieristico collocato in quiescenza, fa sapere la Regione “e si ribadisce che questo può dichiarare la propria disponibilità contattando gli uffici del personale delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale – continua la nota-.Si precisa infine che si sta procedendo con tutte le misure idonee a garantire massima celerità per la presa di servizio del personale e la continuità dei servizi in essere limitando, per tutto il periodo dell’emergenza la mobilità, tra Aziende o all’interno dell’Azienda, del personale già in servizio a seguito del conferimento di nuovi incarichi a tempo indeterminato o determinato”.