“In questo periodo siamo testimoni di un fenomeno: le persone vengono maggiormente ad acquistare il nostro agroalimentare. Al cibo preconfezionato si preferisce la qualità e la salubrità che arriva dal territorio. Questi giorni forse possono portare ad un cambiamento nello stile di alimentazione. Il chilometro zero non sarà più una moda, non sarà più qualcosa di elitario ma un bene che viene consumato sempre più da tutti”. Parole del direttore di Coldiretti Siena Simone Solfanelli.
La sua associazione sta affrontando in prima linea l’emergenza covid19. “Partecipiamo anche noi a questo momento drammatico – racconta-.Gli agriturismi della provincia hanno dato la propria disponibilità ad ospitare le persone che sono in quarantena. Noi invece abbiamo rinvigorito la nostra funzione di presidio del territorio, diamo informazione agli agricoltori ma purtroppo ci troviamo anche a fare da assistenti sociali: sono molte infatti le volte in cui diamo una parola di sostegno ai nostri associati in difficoltà”.
Mentre in Italia il settore agroalimentare rischia di entrare in una nuova crisi, a Siena i dati dimostrano che c’è una controtendenza, come spiega il direttore di Coldiretti. “I mercati di Campagna Amica( sabato e giovedì in via Paolo Frajese dalle 8 alle 13, marted’ dalle 8.30 alle 14 in piazza Amendola ndr.) sono sempre pieni di persone che seguono alla lettera le disposizioni del decreto Io resto a casa – fa sapere Solfanelli-. Noi assicuriamo i prodotti del territorio, adesso per esempio è il tempo del pesce che proviene dall’arcipelago toscano”.
Inoltre, per chi deve rimanere a casa Coldiretti ha “attivato il servizio a domicilio, un servizio che noi vogliamo garantire alla collettività – afferma-. Basta chiamare il nostro numero ( lo 057746006 ndr.) e noi metteremo in contatto chi ha necessità con i produttori locali” . Un aiuto in più per tutti noi che adesso non possiamo muoverci, questo perché “l’agricoltura vuole fare la sua parte per superare delle settimane che sono difficili per tutti – continua Solfanelli”.
Settimane difficili lo sono anche per una parte del settore che Solfanelli rappresenta. “Gli agriturismi hanno vissuto un tracollo completo: le disdette sono arrivate fino ad agosto – conclude-. A rischiare è anche il personale di queste strutture, purtroppo è tutto collegato e per questo noi dobbiamo fare si che tutto termini il prima possibile”
Di seguito l’intervista completa
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