Crescono alle Scotte i pazienti covid ricoverati: sono 90. Purtroppo si registra una vittima, ma si ricorda che i decessi riguardano pazienti ricoverati in area Covid ma devono essere validati come morte per Covid-19 dall’Istituto Superiore di Sanità e il dato finale, verificato e cumulativo sui decessi per Coronavirus, viene successivamente comunicato nel bollettino regionale.
Dei 90 pazienti 16 sono in terapia intensiv e 16 sono con assistenza respiratoria tramite casco. Rispetto a ieri si sono registrati 3 nuovi ingressi e 1 dimissione, questa è la distribuzione: 67 in area Covid; 11 in Malattie infettive; 12 in Area dipartimentale-Medicina interna. Questa è la provenienza dei pazienti: Area senese: 44; Alta Valdelsa: 20; Valdichiana senese: 12; Amiata/Val d’Orcia: 6; Perugia: 2; Prato: 2; Firenze: 1; Arezzo: 1; Barberino/Tavarnelle: 1; Valdichiana aretina: 1
Nel bollettino regionale sono 893 i nuovi casi di contagi da covid in Toscana. I tamponi eseguiti sono 10.383 in più rispetto a ieri, di cui l’8,6% positivo. I ricoverati sono 1.862 (6 in meno rispetto a ieri), di cui 278 in terapia intensiva (stabili). Si registrano 40 nuovi decessi: 28 uomini e 12 donne con un’età media di 82,7 anni. E’di 50 anni è l’eta media dei casi odierni. Le persone complessivamente guarite sono 2.371 in più rispetto a ieri, più 4,2%.
L’Ars: “Indicatori in netto miglioramento”. “Anche per la Toscana gli indicatori sono in netto miglioramento, soprattutto quelli più critici che hanno determinato la zona rossa di queste ultime settimane. Ma vediamo i più significativi”, ha spiegato l’Ars commentando i dati relativi alla settimana dal 16 al 22 novembre 2020. L’Rt è pari a 1.2 “è compatibile con uno scenario 2, cioè “situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario”, prosegue l’Ars.”La capacità di tracciamento- si legge nel report-, monitorata mediante l’indicatore relativo alla % di casi notificati per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica, vede una sostanziale svolta e raggiunge quasi il target del 100%, frutto dell’ottimo lavoro delle tre nuove centrali di tracciamento”. Infine per le terapie intensive “l’occupazione resta sostanzialmente stabile” e per i posti letto in Area Medica “in lenta diminuzione e comunque sotto la soglia del 40%”.
“Le misure di restrizione messe in atto nel corso dei mesi di ottobre e soprattutto novembre hanno un chiaro effetto sulla circolazione del virus. L’impatto sui sistemi sanitari resta ancora importante ma- conclude l’Ars-., se il trend di riduzione della diffusione del contagio continua la sua corsa, c’è da attendersi un allentamento anche della pressione sugli ospedali”.