Covid, attiva la centrale di tracciamento della Sud Est

Covid. Cento giovani a lavoro da stamani, giovedì 5 ottobre, per tracciare casi e contatti. Nella sede di Arezzo Fiere è attiva la centrale di tracciamento dei contatti Covid per l’intera Sud est. “I 100 operatori di Arezzo sono stati divisi in due turni e operano in “isole” di 20 posti per evitare che un eventuale caso positivo possa bloccare la centrale”, rende noto l’Asl.

“Il modello di funzionamento è stato indicato dalla Regione Toscana – ricorda Daniela Cardelli, Direttrice delle professioni tecnico sanitarie della Asl Tse. La centrale consulta il portale SISPC e, nel caso di un referto positivo, crea la “pratica”.

“Come riferisce l’azienda “la persona positiva, considerata adesso “caso”, viene contattata e si svolge l’indagine epidemiologica con conseguente individuazione dei contatti stretti – prosegue-. Il caso viene quindi assegnato all’Usca di riferimento per territorio e alla persona positiva vengono inviate le prescrizioni alle quali dovrà attenersi. Si passa quindi alla raccolta delle informazioni sui contatti stretti e anche a questi vengono inviate le prescrizioni. Al termine del periodo di quarantena, ecco il tampone di controllo. Queste attività vengono svolte 7 giorni su 7 e per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20. Ogni settimana contiamo di essere in grado di svolgere, per l’intera Asl Tse, 1.500 indagini epidemiologiche. A queste lavoreranno circa 100 operatori, in parte medici, infermieri e operatori socio sanitari e in parte studenti agli ultimi anni dei corsi universitari di medicina e di professioni infermieristiche”.

Molti giovani stamani nel padiglione di Arezzo Fiere. “Sui giovani si è detto e scritto molto in questa seconda fase della pandemia – ha sottolineato Antonio D’Urso, Direttore generale della Asl Tse. Qui abbiamo una giovane generazione anti Covid, disponibile e motivata. Questo gruppo è quanto di più lontano si possa immaginare da un tradizionale call center. Questi giovani, insieme agli altri operatori della Centrale che sono ormai medici e infermieri, sono professionisti che rappresentano un tassello essenziale del mosaico della battaglia anti Covid. Anche a loro dovremo i buoni risultati che contiamo di raggiungere nelle prossime settimane: l’attività di tracciamento è uno strumento efficiente e precoce per contrastare la diffusione del Covid”.