Covid, Barretta: “Se trend peggiora c’è il rischio di rimodulare l’attività ordinaria alle Scotte”

Sul covid “speriamo che il trend non peggiori perché esiste il rischio che si rimoduli l’attività ordinaria. E spero che questo non accada   visto che il  lavoro fatto durante l’estate aveva visto dei volumi simili a quelle di altre stagioni”.

Non nasconde il proprio timore il direttore generale delle Scotte Antonio Barretta.

All’ospedale il covid è tornato a bussare alla porta anche in termini di ricoveri. Che sono in aumento ed in qualche giorno sono passati da 13 a 21. Dati tutt’altro che preoccupanti verrebbe da dire, dati che vanno comunque attenzionati per tenere sotto controllo la situazione.

Barretta parla a margine della firma del protocollo d’intesa con il Comune e il mondo del volontariato – Anpas, Avis, Fratres territoriali e gruppo donatori di sangue delle contrade di Siena- sulle donazioni di sangue. L’obiettivo è simile a quello della convenzione che era stata siglata la scorsa settimana con l’Università di Siena: favorire la diffusione delle donazioni nell’Ente pubblico. “Ci saranno anche altri accordi – prosegue Barretta – . In molti stanno aderendo con entusiasmo”.

Nel dettaglio i soggetti firmatari si impegnano a promuovere la cultura della donazione di sangue verso i dipendenti e collaboratori del Comune, attraverso la divulgazione di conoscenze e informazioni fornite dall’Aou senese e dal volontariato, e a favorire la partecipazione di dipendenti e collaboratori alle giornate ed iniziative dedicate alle donazioni.

Per i lavoratori è previsto inoltre l’utilizzo degli istituti contrattuali di settore come permessi retribuiti e giustificativi di assenza.

“Donare il sangue è un gesto concreto di solidarietà – spiega il sindaco di Siena Nicoletta Fabio – significa letteralmente donare una parte della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo e che ha un reale e urgente bisogno”.

“È interesse del Comune di Siena – sottolinea l’assessore alla sanità del Comune di Siena Giuseppe Giordano, che ha portato il documento all’attenzione della giunta comunale – collaborare con gli enti preposti all’organizzazione e gestione dei servizi sanitari per lo svolgimento di programmi d’interesse comune rivolti alla cittadinanza, anche al fine di esercitare un’azione propositiva”.