Se alcuni anticorpi monoclonali perdono la capacità di neutralizzare alcune varianti del coronavirus, molti riescono comunque a stimolare una risposta immunitaria per compensare la perdita di efficacia e eliminare l’agente patogeno attraverso la porzione Fc.
A dirlo è uno studio, pubblicato sulla rivista internazionale scientifica Pnas, del Mad lab e del Data science for health lab di Tls. Il lavoro di ricerca, che porta la firma di Ida Paciello, Giuseppe Maccari, Elisa Pantano, Emanuele Andreano e Rino Rappuoli, “dovrebbe essere considerato come determinante per lo sviluppo di terapie innovative e la selezione di nuovi anticorpi capaci di contrastare anche le nuove varianti” del covid, viene spiegato in una nota.
Poco più di 48o i campioni di anticorpi presi in analisi da persone vaccinate. “Attraverso queste attività di ricerca abbiamo voluto ampliare la prospettiva dello studio degli anticorpi monoclonali – spiega Ida Paciello, ricercatrice del Mad Lab e prima firmataria dello studio – scoprendo le grandi potenzialità della risposta immunitaria indotta dalla porzione Fc degli anticorpi. Tutto questo ci lascia ben sperare, soprattutto nell’ottica dello sviluppo di vaccini di seconda generazione e di nuovi anticorpi da usare per profilassi o terapia”.
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