Dopo la scoperta di alcuni contagi da variante brasiliana del covid a Monteroni d’Arbia “forse vale la pena di fare subito una zona rossa in modo da limitare la circolazione del virus come è successo a Chiusi. Lo dico vedendo anche l’aumento dei nuovi casi”. A dirlo è direttrice dell’Uoc Microbiologia dell’azienda ospedaliera universitaria senese Maria Grazia Cusi in una diretta con Siena News. “Il lockdown è una situazione difficile per tutti lo capisco”, prosegue Cusi. “Io e gli altri scienziati parliamo come esperti sul campo e so che alcune conseguenze di questa scelta sono gravi”. Cusi conclude: “La mia opinione è quella di mantenere un certo equilibrio, ma bisogna limitare le aree in cui vengono scoperti focolai”. Cusi ha detto la sua anche sull’evoluzione del contagio da covid e dell’evoluzioni delle tre varianti. “Al momento circolano tre mutazioni: quella inglese, la sudafricana e la brasiliana. Si trasmettono molto più velocemente rispetto al ceppo originale- spiega-. Contagiosità e casi sono in aumento mentre ancora non sappiamo niente sulla letalità. Variante inglese è la più conosciuta e, con il ritmo di trasmissione attuale, presto sarà il nostro inquilino”. Per le mutazioni il lavoro di sequenziamento che viene fatto nella sua unità “è più lungo”.