In provincia di Siena la situazione del contagio “si è presentata disomogenea con comuni che non avevano casi”, ma il comportamento dei sindaci è stato esemplare perché “hanno accettato la zona rossa senza rimettersi al municipalismo”. Lo ha detto oggi, sabato 27 febbraio, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dopo avere visitato la Cross di Pistoia. “Tutti hanno aderito: da Fabrizio Tondi di Abbadia San Salvatore, dove non c’erano positivi a Gabriele Berni di Monteroni d’Arbia, dove sono stati scoperti casi di variante brasiliana”. E proprio parlando della mutazione del virus, Giani ha fornito una sua idea sulla sua trasmissione: “Guardando una cartina dei colori del nostro territorio possiamo vedere che ci sono aree verdi o bianche e poi zone rosse e arancioni. Quest’ultime sono concentrate nel baricentro della Regione. Dall’area di confine, dove il contagio è arrivato dall’Umbria a Chiusi, si è passati a Monteroni, poi Siena, la Valdelsa e l’Empolese e, attraverso la Val di Nievole, siamo arrivati a Firenze, Prato e Pistoia”. Giani ha commentato anche i dati del bollettino covid regionale odierni. Oggi in Toscana si registrano 1126 nuovi casi. “E il terzo giorno di diminuzione dei positivi dopo il 1374 registrati lo scorso giovedì. Torniamo nella soglia dei mille che rappresenta la soglia della gestibilità dell’arancione”, conclude.
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