“E’evidente che abbiamo già le condizioni per tornare in zona arancione, questa richiesta la faremo al Governo nel fine settimana. Anzi è evidente che negli ultimi giorni abbiamo dati da zona gialla“. Si è detto molto soddisfatto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani mentre ha commentato i numeri sul contagio da covid del bollettino odierno.
In Toscana la curva epidemica ha segnato “un’evidente caduta dopo un periodo di stabilizzazione – continua-, i contagi sono la soglia di mille, Grosseto e Siena hanno meno di 30 nuovi casi”. “Negli ospedali ci sono meno ricoveri, le terapie intensive non crescono – dice Giani-. Il nostro sistema di nosocomi sta respirando. Presto i negozi potranno riaprire, così come la ristorazione potrà riniziare la propria attività”.
Il Presidente ha inoltre presentato alcune misure e delibere che sono state discusse e approvate oggi in consiglio regionale e che riguardano cultura, economia e sanità. “In sanità abbiamo messo sul piatto 10 milioni di euro per i luoghi punto di riferimento nella lotta al covid come l’ex-Creaf di Prato, o il campo di Marte a Lucca“, afferma. Per la cultura “ci saranno interventi di sostegno per il Maggio musicale fiorentino e poi, sulla costa, alla Pergola, al Pucciniano e al Carnevale di Viareggio”, dice Giani. “La cultura sta soffrendo, sosteniamo le persone che vivono in queste istituzioni culturali. Mettiamo un contributo per gli spettacoli dal vivo, sarà un bando da 600mila euro”.
Altri interventi da un milione e trecentomila euro “arriveranno per i taxisti, gli ncc, la mobilità su piano turistico”, inoltre sono in programma 2 milioni di euro per le categorie che non hanno goduto di nessuno ristoro. “Ci saranno risorse per la didattica a distanza e per il diritto allo studio universitario”, spiega Giani. “Oltre a queste categorie, arriverà anche un bando di sostegno per le imprese che hanno fatto investimenti in periodo di covid e che hanno bisogno di aiuti – prosegue Giani-. Altri 10 milioni sono stati messi in campo per le aziende che investono nelle nuovo tecnologie”.
Infine Giani è tornato sull’argomento delle guardie mediche, “nessuno le ha tolte, avevamo un programma di aiuto ai medici negli ospedali da chi fa la guardia medica – precisa -, ma nei paesi più piccoli era già stato previsto che la guardia medica non sarebbe stata toccata. Abbiamo assicurato che non solo nei luoghi oggettivamente più disagiati non sarà tolta la guardia medica, ma visto anche l’andamento della pandemia non applicheremo alcun programma. QUesto argomento è agitato in maniera strumentale”.
Marco Crimi