Sanità, scuola, sport, centri commerciali, misure d’ordine pubblico. Sulle misure anti-covid arriva il pacchetto di interventi in regione Toscana. Lo ha annunciato il presidente Eugenio Giani “Abbiamo comunque riscontrato oltre 1500 casi che ci pongono in una situazione mediana tra le regioni italiane”
Giani oggi era all’ospedale Careggi di Firenze per vedere il covid, la struttura, realizzata alla metà di aprile 2020 con la conversione del padiglione cliniche chirurgiche in struttura dedicata esclusivamente ai malati di coronavirus, che può contare su 72 posti letto su quattro piani, di cui 14 di terapia intensiva e 58 ordinari. , “la situazione è gestibile in Toscana: abbiamo 550 postazioni in terapia intensiva e vi sono 87 malati. Il numero può apparire basso, ma è molto larga la platea delle persone che possono peggiorare rispetto a marzo”.
Novità in ambito sanitario – Giani ha annunciato la “costituzione di una centrale di tracciamento per arrivare a definire i casi e i contatti per le tre Asl”, questa la prima novità e ancora ” reclutamento di nuovo personale straordinario”. Poi Giani ha detto che la Regione sta progettando” tre centrali operativa che decidano le misure d’assumere per le tre grandi Asl per esempio come coordinare i reparti covid nel territorio”, inoltre ci saranno “altre 1500 postazioni di albergo sanitario “.
Inoltre dovranno essere attivate subito 30 unità Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per la gestione dei casi Covid positivi a domicilio o presso alberghi sanitari e le Asl forniranno test antigenici rapidi alle Rsa, ai medici di medicina generale e ai pediatri di famiglia, Estar assicurerà la fornitura per 50mila test ogni settimana.
Sui test rapidi “ci saranno per chi va a scuola e per gli operatori sanitari”, perché “i test si uniscono ad una logica di tracciamento”. Ma Giani ha promesso anche di “non trascurare l’attività ordinaria degli ospedali. Non dobbiamo abbandonare l’oncologia, la cardiologia e la lotta contro il tempo per curare i cittadini”. Infine, nei nosocomi, vengono posti dei limiti alle visite: “gli ospedali devono essere preservati dal virus. Le visite sono disponibili negli ospedali solo in casi di persone con casi di debolezza e fragilità”.
Sui rapporti con i comuni, “la Regione fornirà ai sindaci tutti i dati per valutare ordinanze e provvedimenti di chiusura. Ci saranno le condizioni per far si che questi atti possano essere istituiti – spiega Giani-. Fremo si che la mobilità delle persone avvenga senza che si formino assembramenti”. L’azione della Regione e dei comuni sarà tesa a contrastare ogni forma di assembramento, viene spiegato.
Stop alle attività competitive per un mese, “fino al 14 novembre sono sospese tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Coni, dal Cip e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, relativamente a tutti gli sport di contatto. Restano consentiti gli allenamenti”, riferisce la Regione. “Le attività dilettantistiche fino a livello regionale saranno interrotte nei tornei federali. Non c’è dubbio che negli sport di contatto si creano assembramenti senza limite con una sovraesposizione fisica e c’è necessità di mettere una disciplina”, così Giani.
In Regione si discute il ritorno della Dad e i contingentamenti per i centri commerciali. Ulteriori provvedimenti potrebbero arrivare sulla scuola dopo l’incontro di lunedì 26 ottobre con Anci, autorità e Upi , “determiniamo un limite del 50% per favorire la didattica a distanza dalla seconda alla quarta superiore” afferma ” ci sarà uno scaglionamento per due mesi, gli studenti vivranno in modo misto, tra distanza e presenza, l’insegnamento”. E sui negozi, la Regione incontrerà le associazioni di categoria martedì 27 ottobre “per definire il contingentamento nei grandi certi commerciali”
MC