Appena iniziata la consueta messa domenicale nel Duomo di Siena, tenuta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. Oggi però è un giorno particolare, oggi è un anno da quando il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, consegnò le chiavi della città nelle mani della Madonna del Voto, “Advocata Senensium”. A un anno esatto si ricorda un gesto che di speranza nel futuro per affrontare i terribili momenti trascorsi durante il primo lock down. A un anno di distanza, ancora ci troviamo ad affrontare una terribile emergenza sanitaria e forse di speranza ce ne serve ancora.
“In questo periodo di pandemia – dice Lojudice – dobbiamo guardare il mondo con amore, simpatia e positività, come descritto nella Genesi. Ancora stiamo affrontando un’emergenza sanitaria, lo scorso anno il sindaco di Siena paragonò questo periodo alla stregua della guerra di Montaperti, alla peste e all’assedio. La consegna delle chiavi è avvenuta solamente quattro volte nella storia di Siena, ancora una volta rinnoviamo questo gesto. La celebrazione di oggi è l’occasione per continuare ad affidare a Maria chi è in prima line scontro il Covid: sanitari, realtà laicali e ecclesiastiche. Affideremo alla madonna anche chi vive la crisi, ha perso il lavoro e vive momenti difficili”.
“Guardiamo anche noi al crocifisso, facciamolo e comprenderemo che la gloria di Dio passerà attraverso l’insuccesso, alla crisi, alla malattia. Gesù sulla croce è diventato re universale e di pace”.