“I musei sono tipologie diverse” rispetto a cinema e teatri: “si accede uno alla volta, ma adesso con i passi avanti che faremo chiuderanno anche i musei”. E ì quanto è stato detto dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa su Rai3 , “il problema è fermare il contagio, sono luoghi di possibile contagio, malgrado tutte le misure di sicurezza”.
Il Ministro ha poi rilanciato il progetto della Netflix italiana della cultura per la quale ci sarebbe di già l’accordo con le maggiori reti nazionali che avrebbero già dato l’ok per l’acquisto di programmi a sostegno dei lavoratori del settore. “Stiamo ragionando sulla creazione di una piattaforma italiana che consenta di offrire a tutto il mondo la cultura italiana a pagamento, una sorta di Netflix della cultura, che può servire in questa fase di emergenza per offrire i contenuti culturali con un’altra modalità, ma sono convinto che l’offerta online continuerà anche dopo: per esempio, ci sarà chi vorrà seguire la prima della Scala in teatro e chi preferirà farlo, pagando, restando a casa“, aveva spiegato Franceschini qualche giorno fa sempre su Rai3
Invece sulla scuola Franceschini ha fatto sapere che: “ in queste ore stiamo ragionando (il Governo ndr), nessuno di noi vorrebbe chiuderle, per ragioni educative, pedagogiche, di valori ma anche per ragioni materiali. Quando tu chiudi una scuola elementare o una media, c’è il problema della famiglia: i genitori come fanno se lavorano, non possono lasciare il ragazzo da solo perché sarebbe abbandono di minore. Abbiamo fatto una scelta già forte almeno del 75% di didattica a distanza nelle superiori, così i ragazzi possono stare più facilmente a casa. In queste ore stiamo discutendo anche di questo tema. Cercheremo di adottare misure che tutelino la scuola al massimo ma anche qui tenendo presente che c’è il contagio di mezzo.”