“Il 90,2% delle aziende dell’artigianato artistico toscano ha registrato durante il lockdown una riduzione del fatturato”. Lo rivela un’indagine, realizzata da Artex con Fondazione Ricerca e Innovazione per la valutazione degli impatti della crisi sul settore dell’artigianato artistico e tradizionale toscano.
“L’indagine si è svolta da metà giugno fino metà settembre 2020 coinvolgendo oltre un centinaio di attività toscane – si legge in una nota-. Per il 70% degli intervistati la riduzione del fatturato durante il lockdown è di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo del 2019, per il 14% si attesta tra il 41% e il 60% del fatturato e per l’8% degli intervistati è tra il 21% e il 40%. Solo il 4% del campione dichiara di non aver avuto una significativa contrazione. Oltre al calo di fatturato, il 73,5% degli intervistati lamenta anche una riduzione degli ordini, il 59,8% il rinvio o la cancellazione di eventi programmati. Per quanto riguarda il rilancio del settore dell’artigianato artistico e tradizionale in Toscana, gli intervistati ritengono prioritari gli investimenti e il supporto in apertura di nuovi mercati anche internazionali (56,9%), l’accesso a misure agevolative pubbliche (51%) e al credito (38,2%)”.
“Il quadro tracciato dall’indagine di Artex ci mette di fronte ad una situazione molto complessa – commenta Leonardo Marras, assessore regionale alle Attività produttive – che da una parte non ci stupisce, perché l’intera economia è in ginocchio e io stesso mi confronto ogni giorno con imprenditori un po’ di tutti i settori in estrema difficoltà, dall’altra ci impone di guardare alla ripresa sia pensando a nuovi possibili strumenti da mettere a disposizione delle imprese, sia presidiando le scelte governative sugli indennizzi”.