Da poco più di 930 camere degli attuali 31 alberghi sanitari a 1500 unità complessive, è questo l’obiettivo che si pongono il presidente della Toscana, Eugenio Giani l’ assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini.
Per affrontare l’emergenza covid, è stato illustrato un nuovo modello di albergo sanitario “con usca stabili dedicate- spiegano dalla Regione-, arruolamento di nuove strutture ricettive tramite bandi di manifestazione di interesse uguali nelle tre Asl, a cui si può partecipare fino al perdurare dell’emergenza, per reperire nuove camere”.
“Stiamo potenziando l’offerta delle camere per pazienti Covid tramite un diretto coinvolgimento delle strutture ricettive del nostro territorio in ogni Area vasta della Toscana – ha detto Giani-. Abbiamo già ricevuto diverse manifestazioni di interesse, indice di una concreta volontà di fare parte di quella rete di sinergie che abbiamo attivato per fronteggiare, tutti quanti insieme, l’emergenza pandemica, che stiamo vivendo”.
Nella Asl sud est al momento sono presenti 3 alberghi sanitari con 56 camere – occupate 43-, ma la nostra azienda sanitaria sta cercando ulteriori strutture ricettive da destinare alla funzione di albergo sanitario fino ad almeno 1500 camere per ospitare pazienti Covid, con caratteristiche cliniche tali da poter essere gestiti al di fuori dal ricovero ospedaliero con usca dedicate in modo stabile, in orario diurno.“Le aziende hanno realizzato un bando di manifestazione di interesse illimitato nel tempo verso tutte le strutture alberghiere interessate a mettere a disposizione le loro strutture per isolamento dei casi positivi”, a parlare è Simone Bezzini
“Il bando attivato lunedì scorso ha già permesso di individuare e arruolare nuove strutture alberghiere – spiega Bezzini -. E’ stata anche attivata un’evoluzione del modello di isolamento alberghiero che permetta a tutti gli ospiti presenti di avere una sorveglianza sanitaria molto più stretta e continua attraverso il posizionamento delle unità usca all’interno degli alberghi con maggior numero di camere disponibili, in modo tale da ottimizzare la risorsa medica infermieristica del team usca e trasformando, di fatto, l’albergo sanitario in quello che potremmo definire un ‘albergo assistito’ con un livello di presenza sulle 12 ore di assistenza medica, infermieristica e di dotazioni tecnologiche avanzate, nonché l’attivazione di team specialistici di consulenza. I primi tre alberghi che passano in questa modalità sono attivati. Un sentito ringraziamento a tutti gli albergatori per la loro collaborazione”.