Siena

Covid: inizia la ‘settimana gialla’ della Toscana, ma si rischia l’arancione. Ecco i parametri in bilico

Adesso occorreranno “prudenza e responsabilità”, come aveva detto il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo qualche giorno fa.

La Toscana inizia la sua settimana in zona gialla, ma l’attenzione deve rimanere altissima. Il futuro purtroppo è in bilico e stavolta siamo rimasti gialli per un soffio: il nostro Rt è a 0,97 e con 1 si entra in fascia arancione. “Gialli per un pelo”, aveva commentato così il presidente della Regione Eugenio Giani tirando un sospiro di sollievo.

Ci sono comunque dati che incoraggiano – come quelli dei posti letto covid che sono occupati, le terapie intensive al 25%, 70 contagi ogni 100 mila residenti , il fatto che le infezioni siano registrate in meno della metà dei 273 comuni del nostro territorio-, ma quei tre decimali che mancano dalla zona arancione sono un campanello d’allarme: la tendenza dell’indice di contagio è a crescere e, in base al nuovo Dpcm, se si raggiungesse l’1 si passerebbe automaticamente in zona arancione.

Per ora il presidente della Regione Eugenio Giani ha evidenziato i buono risultati ottenuti in altri parametri. “Nell’ultima settimana con 2900 contagi la Toscana si presenta come Regione più virtuosa d’Italia“, queste le suo parole durante una diretta sui suoi canali social per fare il punto della situazione sui primi 100 giorni di governo. “Dai dati emerge che il 3,92%  dei nuovi positivi vengono dai tamponi processati e che sono 78 i nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti , la Toscana si presenta come la regione più virtuosa”, ripete il Governatore.

 

 

Per Giani l’indice Rt in bilico “rappresenta un coefficiente algebrico – prosegue-. Altri dati ci mostrano come la Toscana sta bene, per l’evoluzione del contagio siamo le seconda regione con i migliori parametri d’Italia. Questo ci fa stare coerentemente in zona gialla”.

Stessa immagine è stata scattata dall’Agenzia regionale di sanità. “Nell’ultimo mese la Toscana ha avuto il tasso di incidenza di nuovi positivi al Sars-Cov-2 più basso tra le regioni italiane” si legge nel report mensile dell’Ars, questo è dovuto a più elementi: “l’organizzazione del tracciamento dei casi voluto da parte della Regione con le centrali e l’inserimento in zona arancione prima e poi rossa, dalla metà di novembre fino in pratica alla fine del periodo delle festività natalizie, che ha limitato i movimenti e le aperture degli esercizi commerciali”, continua il testo.

La soluzione per mantenere la fascia gialla? “Sappiamo che i dati del contagio cambiano progressivamente – spiega Giani durante la diretta-. Dobbiamo tenere la mascherina, disinfettarsi le mani e mantenere la distanza. E’ indubbio che questa prima settimana e la prossima in zona gialla hanno dato respiro e ossigeno alle nostre popolazioni”, conclude.

MC

marco crimi

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