“In piena emergenza covid19, arrivano i tagli in un servizio fondamentale per i cittadini come è la continuità assistenziale notturna, la cosiddetta guardia medica. Dalle 24 alle 8 l’assistenza sarà solo una consulenza telefonica il che produrrà accessi impropri nelle strutture ospedalieri e gravi conseguenze sulla tenuta del 118 e dei Pronto soccorso”. Lo denuncia in una nota la Fismu (Federazione italiana sindacale medici uniti) dopo la firma dell’ordinanza regionale n° 107 “con cui si stabiliscono importanti obblighi correlati alla recente sottoscrizione dello stralcio Acn Medicina Generale relativo alla esecuzione di tamponi diagnostici del covid19 – prosegue la Fismu-“.
“Nella pretesa osservanza dello stralcio dell’Acn per la medicina generale, infatti l’accordo regionale, sancito da Fimmg e SNAMI, va a definire una riorganizzazione della medicina generale con adozione di un regime c.d. H16 nell’ambito della continuità assistenziale. La stessa viene indicata quale sperimentazione che potrebbe essere definitivamente adottata dopo la cessazione della emergenza pandemica”, continua il testo .
Per Francesca Muti, segretaria regionale Fismu, “l’accordosi pone esplicitamente in violazione dall’Acn, perché limita le modalità operative dei medici di continuità assistenziale ed istituisce una consulenza telefonica sostitutiva ,si stabilisce infatti che il servizio della continuità assistenziale, non operi più, in presenza, per la durata dell’intera notte ma sia limitato alla fascia oraria 20-24 per tutti i giorni della settimana”.