“Serve un programma di immunizzazione, occorre darsi regole, capire come calendarizzare la fase post-emergenziale”. Ha parlato di questo Giovanni Di Perri, direttore del Dipartimento clinico di malattie infettive dell’Università degli Studi di Torino, virologo che è tornato dal Piemonte nella sua Siena, città dove è nato e si è laureato. Di Perri è intervenuto durante l’incontro ‘Pandemia in corso. Istruzioni per l’uso’ che è stato organizzato dal Comune al Santa Maria della Scala. L’iniziativa si è posta il fine di mitigare l’infodemia, contrastare le notizie false che circolano sull’emergenza sanitaria dando voce agli esperti. Tra i relatori, oltre a Di Perri, ci sono anche Annalisa Santucci, Direttore del Dipartimento di biotecnologie, chimica e farmacia dell’Università degli studi di Siena e Giorgio Nardone, Direttore del Centro terapia strategica di Arezzo. A moderare l’incontro è stato invece il consigliere comunale Barbare Magi. “Se vogliamo uscire dalla pandemia dobbiamo battere la diffidenza verso il vaccino, dobbiamo informare e formare, divulgare e ricostruire la fiducia nelle istituzioni”, ha detto Santucci. L’intervento di Di Perri è intitolato ‘Il covid-19 nel passaggio da pandemia ad endemia’. “Ci sono dei passaggi da fare per rendere meno vulnerabile la popolazione”, ha detto a margine dell’evento il virologo che poi ha spaziato tra argomenti come la vaccinazione ai bambini ( “farlo a chi ha una tenera età significa somministrare dosi che funzioneranno meglio e più a lungo”), fino alla diffusione della variante Omicron (“inizia ad emergere qualche dato scientifico, sembra che ‘in vitro’ gli anticorpi di tre dosi Pfizer proteggano”)