Sull’Amiata il contagio corre, bisogna intervenire. E’ questo il significato della Pec inviata dal sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Nella mail, che il Comune ha diffuso ieri, domenica 25 aprile, sui canali social, venivano chiesti per il territorio: la ‘zona arancione’, “di effettuare una sessione dell’iniziativa Regionale-Asl Territori Sicuri” ed ancora “una campagna vaccinale di massa sperimentale”. Vagaggini, contattato da Siena News, chiarisce però le motivazioni di quanto fatto: “La mia voleva essere una provocazione. Qui tutto tace, ma (nella zona dell’Amiata ndr.) la situazione è difficile: i nostri tre ‘attualmente positivi’ sono derivati da ciò che sta accadendo ad Abbadia San Salvatore“.
Il riferimento al Comune confinante con Piancastagnaio non è casuale: “siamo geograficamente attaccati ad Abbadia e lì, purtroppo, la situazione epidemiologica mi sta preoccupando moltissimo- continua Vagaggini-. Va bene essere in zona gialla, capisco le attività non ce la fanno più, ma quando si vivono delle fasi complicate, come questa, non si può rimanere in questa fascia”. Ancora Vagaggini: “A me tremano i polsi – aggiunge il sindaco di Piancastagnaio -, ieri abbiamo registrato la positivizzazione di 25 operai all’interno di una ditta. Abbadia è vicina ad avere 70 contagiati . Con loro siamo una comunità unica! Siamo ad un quarto d’ora a piedi, condividiamo gli stessi servizi, i bar, i ristoranti, l’ospedale. Non possiamo fare finta di essere immuni col giallo”, conclude
MC