L’obbligo vaccinale contro il coronavirus “è una sconfitta perché vuol dire che in due anni non è stato trovato uno strumento per poter convincere tutti i cittadini a farsi somministrare le dosi, vuole dire che non siamo riusciti a convincere almeno il 95% della popolazione sul fatto che il vaccino è l’arma che ci può salvare”. Lo dice Emanuele Montomoli, docente di Igiene e sanità pubblica dell’Università di Siena e fondatore e cso di Vismederi. “Dall’inizio della pandemia ho sempre ripetuto che l’obbligo non paga- prosegue-. Ritengo che sia sempre meglio fare una campagna di educazione alla salute invece di esercitare una coercizione che alla fine suscita solo il desiderio, in una parte della cittadinanza, di eludere l’obbligo stesso”. Per Montomoli “andava fatta una campagna diversa: si doveva enfatizzare i vantaggi di farsi il vaccino-aggiunge.. Più del 95% degli italiani sarebbe stato in grado di capire l’importanza di questo messaggio e sarebbe stato convinto a farsi somministrare le dosi – continua-. Adesso però, con questa decisione, si è dato forza alle ragioni dei vari comitati no-vax a cui è stata data una visibilità ulteriore che, con scelte diverse, non avrebbero avuto”.