Non bisogna abbassare la guardia perché il covid ancora non è vinto. Questo in sostanza l’appello condiviso stamani in una conferenza che l’Asl ha organizzato nel museo della contrada dell’Onda.
Professionisti della Sud est, ma anche membri degli Ordini che rappresentano le professioni operanti nel campo del sanità, si ritrovati per rilanciare insieme l’appello alla popolazione a continuare il ciclo vaccinale e, nel caso degli over 80 e degli over 60 fragili, di farsi somministrare la quarta dose.
“Abbiamo 8mila persone eleggibili a vaccinazione e ne abbiamo vaccinati 2200. Il dato è quello del 27% ed è ancora abbastanza basso, nonostante il raddoppio della percentuale negli ultimi dieci giorni. Ma forse stiamo cominciando a capire che è necessario tenere alto il livello degli anticorpi anche nei mesi dove il covid impatta meno, per arrivare pronti alle settimane più difficili “.
A tracciare un bilancio delle quarte dosi per la zona distretto Senese è il direttore della locale Società della Salute Lorenzo Baragatti. Gli occhi sono puntati al ritorno dell’autunno, una fase dove la diffusione del coronavirus potrebbe tornare ad crescere. Per questo l’Asl, come spiega Baragatti, è al lavoro con le comunità e le Istituzioni del territorio per facilitare l’accesso alla vaccinazione durante l’estate.
Alla base dell’organizzazione ci sarà sempre il meccanismo rodato che vede il coinvolgimento di farmacie e medici di famiglia e che garantisce prossimità verso i cittadini. “Il timore – continua Baragatti-. c’è sempre perché non si conosce a fondo questo virus e nemmeno le varianti che potrebbero emergere in futuro. La speranza è che siano più blande, ma non si può vivere solo di speranza”.
Dati che dovrebbero fare riflettere comunque ci sono tutt’ora: “Nelle ultime settimane su dieci tamponi analizzati in media sette erano positivi”, ha scandito Marco Venturi, presidente FederFarma di Siena, specificando come i più giovani costituiscano la grande maggioranza dei test positivi. “Ma – avverte Venturi – bisogna fare attenzione perché questi ragazzi possono entrare a contatto con i loro nonni o familiari più anziani”.
“Dobbiamo perseverare nell’adesione alla vaccinazione, – così Chiara Cinughi de Pazzi dell’unità funzionale Asl di Igiene pubblica e nutrizione. – L’attuale situazione epidemiologica potrebbe portare a una sottovalutazione, non dobbiamo farlo. Con il riprendere delle relazioni sociali, c’è il rischio che il virus continui a circolare. Per stimolare la vaccinazione, stiamo organizzando Open day e iniziative di sensibilizzazione”.
Liliana Gradi, coordinatore di Aft, ha portato la testimonianza dei medici di medicina generale: “Come medici di prossimità siamo molto impegnati su questo fronte. Tra arrivo della bella stagione e disattenzione dei media, stiamo dimenticando l’importanza di avere un livello alto di protezione, anche perché non sappiamo quello che succederà in autunno. Siamo disponibili con i nostri assistiti per spiegare le ragioni di questa ulteriore vaccinazione. Contiamo sul rapporto fiduciario che abbiamo con loro”.
“Sui mezzi di comunicazione la pandemia sembra scomparsa”, è l’accusa del vice presidente dell’Ordina dei medici di Siena Mario Elia. “Come stiamo vedendo, il virus comunque circola e con una certa probabilità altre varianti ci saranno. A livello organizzativo tutto mi sembra rodato, quindi il problema è nella consapevolezza generale della popolazione”.
Il direttore dell’Oncologia dell’Alta Valdelsa e del territorio senese Angelo Martignetti conclude dicendo: “I pazienti oncologici rientrano a pieno titolo nella categoria dei fragili. Per questo, non abbiamo particolari difficoltà nelle vaccinazioni. I nostri dati sono alti. Ora poi ci sono i farmaci antivirali, adatti in particolar modo per gli oncologici. Nella nostra casistica comunque le due persone che hanno sviluppato una grave forma di covid sono antivaccinisti”.
MC
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