Ottime reazioni degli anticorpi neutralizzanti sia attraverso la somministrazione per via sottocutanea, sia per via rettale: ha portato a questo risultato il terzo lavoro pre-clinico che Vismederi e Università di Milano hanno condotto sul loro vaccino anti-covid LeCoVax2. “Abbiamo osservato inoltre come sia attivata una buona risposta mucosale – ha sottolineato a Siena News Alessandro Manenti, chief development officer di Vismederi -. I prossimi studi dunque serviranno per capire se questa risposta possa attivarsi anche con una somministrazione del siero per via orale e cioè tramite spray o pasticca”. Lo studio di Vismederi e Statale di Milano, in particolare, ha preso in analisi l’efficacia della vaccinazione mediante la piattaforma Leishmania tarentolae, una Leishmania non patogena per l’uomo, come veicolo di somministrazione dell’antigene spike del Sars-cov2 alle cellule del nostro sistema immunitario. Il primo studio sperimentale su LeCoVax2 era stato condotto a giugno dello scorso anno. E proprio Leishmania tarentolae è ciò che differenzia il candidato vaccino rispetto agli altri che sono attualmente in uso contro il covid. La piattaforma vaccinale utilizzata per la produzione di LeCoVax2 è completamente diversa perché si basa su un microrganismo unicellulare modificato, in grado sia di produrre sia di trasportare le proteine virali che fungono da antigeni, e che possono quindi stimolare la produzione di anticorpi nel soggetto vaccinato.
MC
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