Due autisti di Tiemme sono risultati positivi al tampone per il coronavirus, la conferma arriva dalla stessa azienda.“Non si tratta di personale viaggiante impiegato su servizi scuolabus ma su linee Tpl. Come da prassi in questi casi ulteriori dipendenti risultano attualmente in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio, essendo stati in contatto con i casi positivi”, fa sapere Tiemme in una nota
Tra i contagiati però ci sono anche alcuni impiegati d’ufficio, ma Tiemme, per il momento, non ha voluto comunicare il numero chiarendo che questi dipendenti non lavorano a contatto con il pubblico e con l’utenza. I nuovi casi nell’azienda si aggiungono quindi ai tre che furono comunicati lo scorso lunedì 5 ottobre( tra loro c’era anche un autista che, a quanto si apprende, ha concluso la sua fase di quarantena).L’azienda “informa di aver registrato, dalle comunicazioni ricevute dagli stessi lavoratori interessati, alcuni nuovi casi di positività al covid-19”.
“Come da prassi in questi casi ulteriori dipendenti risultano attualmente in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio, essendo stati in contatto con i casi positivi- continuala nota-L’azienda ribadisce di aver attivato tutte le procedure necessarie per effettuare un’ulteriore e straordinaria sanificazione dei luoghi di lavoro e degli uffici della sede di Due Ponti a Siena; identica ulteriore sanificazione straordinaria – dunque aggiuntiva a quelle già costantemente svolte – ha interessato gli autobus che sono stati utilizzati nei giorni scorsi dai due autisti.Inoltre, quale attività di screening interna non prescritta dalle locali AUSL, sono stati disposti a carico dell’Azienda, su base volontaria, tamponi per i dipendenti che potrebbero essere entrati in contatto con i casi risultati positivi, e che hanno interessato personale di tutte le sedi operative aziendali e dei quali si attende la comunicazione dei risultati”.
“Sono allo studio ulteriori misure tese a ridurre quanto più possibile la possibilità di ulteriori contagi come screening sierologici di massa, sempre su base volontaria”, così si conclude il comunicato