“Quanto può essere efficace la chiusura anticipata per bar e ristoranti ? Per contenere il virus non sappiamo, ma sicuramente lo sarebbe per mettere in ginocchio questo tipo di attività”. E’il commento di Michele Vitale, presidente provinciale dei ristoratori Fiepet Confesercenti sulle indiscrezioni che stanno circolando sul Dpcm governativo, anche se come riportano alcune fonti da Palazzo Chigi sarebbe stata smentita l’ipotesi di chiudere prima gli esercizi della ristorazione.
“E’ chiaro che l’aumento dei contagi preoccupa tutti, e non di meno anche i gestori dei pubblici esercizi – osserva – la nostra impressione tuttavia è che il contenimento della diffusione debba passare per una maggiore osservanza delle disposizioni attualmente in vigore, piuttosto che per un coprifuoco mirato ai danni di categorie già fortemente colpite dalle conseguenze economiche di questa situazione. Imporre la chiusura alla 23 per bar e ristoranti sembra imputare ai gestori la responsabilità di un problema che è invece alimentato da singoli individui che tengono comportamenti scorretti – aggiunge – e verso i quali va piuttosto diretta l’azione di prevenzione, come i fatti dello scorso week end nel centro di Siena stanno a dimostrare. Nessuno ci garantisce che in caso di chiusura alimentata gli assembramenti non aumentino, magari proprio come effetto indotto della capienza zero nei pubblici esercizi”.
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