In Toscana nel mese di marzo la mortalità (per qualunque causa, non solo Covid-19) è stata superiore del 9% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da una elaborazione di Ars, Agenzia regionale di sanità, sui dati Istat.Per la Toscana, Istat ha reso disponibile i dati relativi a 90 comuni (su 273 totali) ma al fine di avere una maggiore rappresentatività regionale, l’Agenzia regionale di sanità della Toscana ha recuperato, grazie alla tempestiva e straordinaria collaborazione delle amministrazioni comunali, anche i dati dei comuni più grandi, ad esempio di tutti i comuni capoluoghi di provincia (eccetto Pisa), che non erano inclusi nel gruppo di comuni fornito da Istat. Oltre ai dati dei 90 comuni Istat, sono stati, quindi, recuperati i dati di altri 131 comuni toscani, per un totale di ben 221 comuni. Si è passati quindi, da una copertura della popolazione toscana del 31.5% del set di comuni forniti da Istat ad una copertura di oltre il 90% con quelli della rilevazione Ars.
Nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 marzo 2020, nei 221 comuni toscani si sono verificati 10.677 decessi totali. Complessivamente, nel primo trimestre del 2020, nei 221 comuni sono stati registrati 430 decessi in meno (-3.9%) rispetto alla media 2015-2019. Considerando, però, separatamente i mesi dell’anno, il confronto con gli anni precedenti mostra un aumento dei decessi nel mese di marzo: +9% (318 decessi in più), rispetto alla media dei decessi nel periodo 2015-2019. Nei primi due mesi del 2020 la mortalità nei 221 comuni era stata più bassa rispetto agli anni precedenti. Un fenomeno che può ritenersi attribuibile al ridotto impatto nei primi due mesi dell’anno dei fattori di rischio stagionali (condizioni climatiche ed epidemie influenzali, più miti rispetto agli anni scorsi).