Secondo Azione la relazione sul golden power, presentata in Parlamento nel 2023 su Beko non fa “alcun riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali e della continuità produttiva dei quattro stabilimenti italiani, che impiegano circa 4600 dipendenti”. Il partito lo ha scritto in un’interrogazione presentata al ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed ovviamente il passaggio dell’atto sarà focale nell’incontro che il leader Carlo Calenda terrà domani con lavoratori e sindacati fuori dai cancelli dell’azienda. “Il Governo ha veramente esercitato il golden power per mettere alle strette Beko e impedire così la chiusura degli stabilimenti italiani di Siena e Comunanza nelle Marche e il conseguente licenziamento di 2mila dipendenti?”, scrivono da Azione, chiedendo poi di sapere “se, in che termini e per quale durata, le condizioni per autorizzare l’operazione Beko Europe B.V. nell’ambito dell’esercizio del golden power comprendessero la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità degli stabilimenti produttivi in Italia”. L’ultima richiesta è di sapere “se il Ministero, quale titolare del potere di monitoraggio, abbia iniziato un procedimento di contestazione dell’inadempimento della prescrizione che, in base alla normativa sul golden power, può portare a irrogare una sanzione pecuniaria pari al doppio del valore dell’operazione, e comunque non inferiore all’1 per cento del fatturato”.
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